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Pescara, 25/07/2024
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Data: 20/07/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Bello pedalare: contributi agli studenti che usano la bici. Il progetto al via entro l'anno, dopo il sondaggio preliminare di settembre

Vai a lezione in bicicletta? L'Adsu ti paga. Si chiama Bike2Study il progetto sperimentale nato dalla collaborazione tra Università di Teramo, Azienda per il diritto agli studi e la start up innovativa Bike2Like srls. L'idea è semplice: incentivare la mobilità alternativa fornendo agli universitari un contributo di 25 centesimi per ogni chilometro percorso in bici. L'Unite realizzerà una stazione per ogni polo universitario, ognuna sarà controllata da un sistema di videosorveglianza, sono previste anche biciclette a pedalata assistita e una colonnina per la ricarica. «Il progetto spiega il direttore dell'Adsu Paolo Berardinelli è rivolto a tutti gli studenti dell'Ateneo teramano, che potranno utilizzare le loro biciclette per raggiungere i tre poli universitari, il Campus di Coste Sant'Agostino, il Polo di Piano D'Accio e la sede di Avezzano».
COME FUNZIONA Ad ogni studente che aderirà all'iniziativa verrà consegnato, in comodato d'uso gratuito, un dispositivo elettronico da applicare alla propria bicicletta che comunica ad un sistema remoto i dati sugli spostamenti. Una piattaforma internet li analizzerà e filtrerà, permettendo ai ragazzi di visualizzare sia i propri movimenti che l'incentivo economico maturato. «Le informazioni aggiunge il direttore dell'Adsu Antonio Sorgi potranno essere messe a disposizione dei Comuni di Teramo ed Avezzano per effettuare scelte più mirate e consapevoli per il miglioramento delle infrastrutture sulla mobilità».
PARTE IL SONDAGGIO L'avvio del progetto è previsto entro l'anno, intanto, da metà settembre fino a metà ottobre, partirà una prima fase conoscitiva: un sondaggio web, pubblicato sul sito dell'Ateneo teramano, che, in forma anonima, servirà a valutare il reale interesse degli studenti per l'iniziativa, in modo anche da permettere all'Adsu di calibrare l'impegno economico, che, al momento, si attesa sui 10 mila euro, cifra con cui l'Azienda ha comprato un plafond di circa 40 mila chilometri: se i dati della sperimentazione saranno positivi, si valuterà di ampliare l'iniziativa con lo stanziamento di ulteriori risorse. «Sarà una vera e propria rivoluzione culturale», afferma il rettore dell'Università, Luciano D'Amico. «Un'iniziativa estendibile anche a livello regionale ribatte il presidente del Consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio un progetto innovativo che permette alle amministrazioni di progettare percorsi di mobilità alternativa a seconda delle preferenze e delle criticità indicate dagli studenti stessi. Anche la Regione è interessata ai risultati di queste iniziative: potremmo pensare di proporre incentivi sull'acquisto di bici anche elettriche».
I VANTAGGI Il controllo satellitare servirà anche a prevenire e contrastare i furti di biciclette: il dispositivo di geolocalizzazione permetterà infatti di segnalare al proprietario la posizione della bicicletta rubata. Lo strumento applicato alla bicicletta potrà inoltre dialogare con altri dispositivi analoghi presenti sulle automobili, per ridurre la frequenza di incidenti. Secondo le previsioni, in una prima fase progettuale, basata su 40 mila chilometri, si eviterà l'emissione di 5,2 tonnellate di anidride carbonica e si risparmieranno circa 4 mila litri di carburante. Un vantaggio, dunque, anche per l'ambiente. Si punta anche a far circolare un minor numero di automobili, rendendo così più fluido anche il percorso dei mezzi pubblici. Il trasporto pubblico resta comunque un vulnus per l'Ateneo: il problema delle poche corse, dei bus sovraffollati, delle scarse coincidenze tra gli orari dei treni e le lezioni per gli studenti pendolari è ancora, a distanza di anni, un nodo da risolvere.

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