Iscriviti OnLine
 

Pescara, 25/07/2024
Visitatore n. 738.577



Data: 20/07/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Ai poveri carta da 320 euro al mese

ROMA L'obiettivo è uno strumento di contrasto universale alla povertà. Quella che sarà operativa dal 2 settembre, come spiegato dallo stesso ministro Poletti, è una «misura ponte», di fatto l'estensione a livello nazionale del Sostegno per l'inclusione attiva (Sia) già sperimentato in 12 grandi città. E tuttavia rappresenta senza dubbio un passo avanti in un'area di protezione sociale storicamente debole nel nostro Paese.
Dunque come previsto dall'ultima legge di Stabilità inizierà a essere utilizzata in tutta Italia la Carta Sia istituita nel 2013 per iniziativa del governo Monti. Il funzionamento è quello di una carta elettronica di pagamento, con un accredito mensile a carico dello Stato che arriva a circa 400 euro a seconda dei beneficiari. Questo strumento a sua volta riprende e potenzia la carta acquisti introdotta (con importi minori) nel 2008 e poi usata finora anche durante la sperimentazione del Sia (purché i beneficiari non fossero gli stessi)
Ma qual è la platea dei destinatari del sostegno per l'inclusione? Nelle intenzioni del governo, si tratta di un numero di nuclei familiari compreso tra 180 mila e 220 mila, per un totale di persone coinvolte che va da 800 mila a un milione. Ci sono dei requisiti di base, ma siccome le risorse finanziarie disponibili (750 milioni quest'anno che dovrebbero diventare un miliardo nel 2017) non potranno coprire tutti, i beneficiari saranno individuati sulla base di un punteggio.
Per fare domanda bisogna innanzitutto far parte di un nucleo familiare con almeno un con almeno un componente minore o inabile. Quanto al reddito, è richiesto un Isee (indicatore di situazione economica equivalente non superiore a 3 mila euro e non devono risultare altri trattamenti assistenziali o previdenziali superiori a 600 euro mensili. Inoltre nessun componente della famiglia deve possedere autoveicoli nuovi (immatricolati nei 12 mesi precedenti) o comunque superiori a 1.300 di cilindrata. Una volta verificati questi prerequisiti, scatterà la valutazione multidimensionale del bisogno. Il punteggio riguarda la composizione della famiglia (ad esempio la presenza di 2 figli minorenni da diritto a 10 punti) l'eventuale presenza di componenti disabili e la stessa condizione economica. Per ottenere il Sia serviranno almeno 45 punti. Gli importi vanno da 80 euro mensili per i nuclei con un solo componente a 400 per quelli con più di 5: si può ipotizzare che il valore medio si attesti intorno ai 320 riconosciuti ai nuclei di 4 membri.
Nelle intenzioni, il Sia non dovrebbe essere uno strumento assistenziale: ai beneficiari è richiesto di restare in contatto con i servizi sociali del Comune, di ricercare attivamente lavoro e di partecipare a iniziativa di formazione (o di frequentare la scuola).
LE ASSUNZIONI
Intanto proprio sul fronte del lavoro arrivano notizie non del tutto positive. In base ai dati Inps nei primi cinque mesi del 2015 sono stati stipulati 712.007 contratti a tempo indeterminato (comprese le trasformazioni), con un saldo positivo di circa 82 mila unità rispetto alle cancellazioni. Questo saldo si riduce del 78 per cento rispetto allo stesso periodo del 2015, quando operava pienamente l'incentivo della decontribuzione. In deciso calo anche il numero assoluto dei nuovi rapporti di lavoro a tempo indeterminato.

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it