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Pescara, 25/07/2024
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Data: 21/07/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Metro di superficie il Comune di L'Aquila tenta di non perdere i fondi

Mentre il Tribunale civile dell'Aquila affida a un proprio consulente lo studio per la dismissione del capannone della tramvia su gomma a Pettino, l'amministrazione comunale ha deliberato che ogni eventuale onere derivante dal rapporto con la ditta Cgrt di Iannini, l'ex concessionaria che avrebbe dovuto realizzare la metropolitana su gomma, sarà a carico esclusivo del Comune dell'Aquila, il tutto per accaparrarsi la cospicua somma di sei milioni di euro stanziati dai Fondi comunitari Cipe.
Nei giorni scorsi presso il Tribunale civile, si è tenuta la causa riguardante da una parte la società Edilcire (rappresentata dall'avvocato Francesco Camerini) e la Cgrt (dall'avvocato Massimo Manieri), la prima proprietaria di una parte del terreno, sul quale è stato realizzato il deposito dei trenini che non hanno mai visto la luce, come d'altro canto tutta l'opera. Uno sfratto subito dalla ricorrente che non è stato portato a definizione dalla stessa Cgrt. Di qui l'avvio della causa civile volta non solo al ripristino dello stato dei luoghi ma anche al ritorno in possesso al vecchio proprietario. Il giudice ha incarico un consulente di quantificare la spesa necessaria per smantellare il grosso capannone che in parte continua a ospitare i reperti relativi alla maxi inchiesta sui crolli degli edifici pubblici e privati nel post terremoto. L'udienza è stata aggiornata a fine gennaio del nuovo anno.
Contemporaneamente sul tavolo comunale si è giocata un'altra importante partita. Infatti l'amministrazione comunale, con l'intenzione di potersi accaparrare la somma di 6 milioni di euro, ovvero la restante parte del finanziamento inizialmente stanziato per la realizzazione in città della cosiddetta metropolitana di superficie, e che ora servirebbe per realizzare un nuovo sistema di trasporto su gomma, ha messo nero su bianco alcuni aspetti, richiesti in una sorta di clausola dallo stesso Cipe. Il primo quello di accollarsi sempre come Comune qualsiasi onere derivante da accordi transattivi, sentenze passate in giudicato, ricorsi vinti dalla Cgrt senza gravare nelle casse dello Stato. In più nella delibera sempre il Comune assicura che nel rendiconto 2015, vincolerà integralmente l'avanzo di amministrazione al pagamento di eventuali futuri debiti fuori bilancio, derivanti dalle controversie con il concessionario.
La delibera (una liberatoria a tutti gli effetti) è stata trasmessa al Ministero con lo scopo di ottenete in tempi assai rapidi il cospicuo finanziamento per un trasporto innovativo, inserito nel Piano urbano della mobilità, che prevedrebbe due capolinea all'ospedale San Salvatore e al Terminal di Collemaggio, 13 fermate su sette chilometri, passando per via Amiternum e via XX Settembre, con una serie di minibus che oggi collegano le frazioni. Al voto della liberatoria mancava il vicesindaco Nicola Trifuoggi, Fabio Pelini e Pierluigi

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