Iscriviti OnLine
 

Pescara, 25/07/2024
Visitatore n. 738.574



Data: 22/07/2016
Testata giornalistica: Prima da Noi
Editoria e autostrade, Toto, l'amico, tiene in pugno l’Abruzzo. Settimane determinanti per Carlo Toto e family

ABRUZZO. Approda oggi in giunta regionale il progetto della Toto sull’accorciamento dei tracciati autostradali A24 e A25.

Se l’ultima parola sul mega progetto spetta al Ministero, la giunta D’Alfonso per il momento si appresta a mettere il sigillo sull’operazione con la presa d’atto del parere tecnico regionale: una delibera proposta proprio da D’Alfonso.

Una presa di posizione chiara per le orecchie romane: il governo regionale dà il via libera ed evidentemente sono già state incassate tutte le rassicurazioni romane dai palazzi che contano.

E dopo la batosta di ieri in Consiglio regionale sul tema della Sanità, con la maggioranza andata sotto e l’assise che ha approvato la bocciatura del Piano sanitario, questa potrebbe essere un’altra prova importante per la tenuta della squadra di governo.

L’assessore Andrea Gerosolimo, con delega alle Aree Interne, ha già fatto sapere che lui stamattina in giunta non ci sarà.

Proprio lui qualche settimana fa, con l’area Peligna in rivolta contro il progetto di Strada dei Parchi, si era affrettato a calmare gli animi spiegando che nessuna deliberazione di giunta era stata adottata e che nessuna decisione sarebbe stata presa senza la «preventiva consultazione e l’assenso delle comunità interessate».

L’assenso non è arrivato ma oggi in giunta il documento è pronto per dare praticamente il proprio assenso a questa maxi operazione del privato.

Un progetto incredibilmente faraonico con il pretesto di mettere in sicurezza l’autostrada che di colpo si è scoperto «essere insicura» per raddrizzarla e renderla più veloce di pochi minuti ma soprattuto che concederà alla family la gestione dell’autostrada per altri 30 anni. Una gestione certa con incassi certi se poi, come si dice, a fare i lavori sarà la trivella di famiglia della Toto spa, allora il filotto è completo.


SETTIMANE DECISIVE: TOTO SUL.. CENTRO

Un bel colpo per i Toto, se dovesse andare in porto, perché a fronte di un investimento da 5,7 miliardi di euro potrebbe portarsi a casa la gestione del tratto autostradale fino al 2050.

Così come un’altra operazione proprio in queste settimane sta arrivando a maturazione, ovvero l’acquisto del quotidiano Il Centro, gruppo L’Espresso, ufficialmente in vendita per problemi di antitrust in vista dell’operazione Stampubblica, ovvero la fusione tra Repubblica, La Stampa e Secolo XIX. Con l’operazione editoriale (in dirittura d’arrivo il prossimo 30 luglio) c’è lo sforamento della soglia del 20% di tiratura imposta dall’Agcom (il gruppo arriverebbe al 23%).

Da qui la decisione di vendere il quotidiano abruzzese.

Toto ha presentato una offerta ufficiale, così come il gruppo di Luigi Pierangeli, patron delle cliniche private abruzzesi e già proprietario di Rete 8, il gruppo Caltagirone (che ha già il Messaggero, compreso una redazione locale in Abruzzo) e il gruppo Angelucci (proprietari de Il Tempo che in Abruzzo ha chiuso qualche anno fa e Libero).

La vendita dovrebbe concludersi a breve, prima dell’autunno.

Sul tavolo abruzzese dunque due partite importantissime per Carlo Toto, il compare di nozze di D’Alfonso (e padrino del figlio più grande del presidente) il quale non ha mai nascosto l’affetto per la famiglia di imprenditori.

Una amicizia che è stata sviscerata anche nelle aule di tribunali, in occasione del processo Housework (finito senza condanne): con la generosità di Toto che è stata sancita pure dalla sentenza dei giudici «mere donazioni in spirito di amicizia».

Voli ‘istituzionali’ ma anche vacanze, innumerevoli e costose, per decine di migliaia di euro che i Toto offrono a D’Alfonso ed ai suoi familiari (Malta, Venezia, Santiago De Compostela Chicago, Istanbul, Abu Dhabi solo per citarne alcune) dove l’imprenditore paga sempre tutto. Una amicizia solida raccontata davanti ai giudici così da D’Alfonso: «noi abbiamo una contiguità familiare che concerne molta parte del nostro tempo libero. Il sabato, la domenica, ci si cerca, e veniamo cercati, e vengo cercato perché coloro i quali lavorano molto in una dimensione imprenditoriale poi nei confronti degli amici con i quali c'è coltivazione c'è anche particolare generosità e c'è particolare attenzione».

Ora questa particolare attenzione ritorna di strettissima attualità e costringe cronisti di tutta Italia ad occuparsene nuovamente a dimostrazione che quella vicenda giudiziaria purtroppo non ha ancor esaurito i suoi effetti.



IL NODO CAI-ALITALIA

E così in poche settimane la famiglia dell’imprenditore chietino, ex capitano coraggioso del salvataggio Alitalia, potrebbe ottenere il proprio riscatto dopo la morte di AirOne e in attesa del contenzioso davanti al tribunale civile di Chieti dove Alitalia-Cai ha avviato un'azione milionaria nei confronti del gruppo abruzzese.

La compagnia aerea nazionale tramite l'arbitrato chiede a Toto un indennizzo di circa 110 milioni di euro.

A Chieti, poi, Alitalia ha promosso un'azione revocatoria ordinaria volta a far dichiarare l'inefficacia di tre operazioni straordinarie di dismissione del patrimonio da parte di Toto holding ritenendo che siano state effettuate allo scopo di sottrarre ingenti risorse alle garanzie patrimoniali. Si tratta della dismissione di asset immobiliari da parte della capogruppo a favore di altre società del gruppo ovvero Toto costruzioni generali spa, Toto Real Estate e Renexia spa. Le ragioni di credito di Alitalia nei diversi contenziosi poi confluiti in quello di Chieti sono stimate intorno a 500 milioni di euro. Il gruppo Toto ha sempre difeso le sue operazioni inquadrandole come una riorganizzazione intragruppo che mantiene i beni a garanzia del credito.



L’AMORE PER LE GALLERIE E LE FAGLIE

Tornando al progetto autostradale si prevede la demolizione del vecchio tracciato nella parte compresa tra Cocullo e Pratola Peligna e il mantenimento degli attuali tratti compresi tra Aielli-Celano e Cocullo, Pratola Peligna- Sulmona e Popoli.

Questi ultimi due tratti saranno oggetto di declassamento a viabilità ordinaria secondo quanto spiegato dalla stessa società e consentiranno il collegamento al nuovo tracciato autostradale, evitando l’isolamento dei territori comunali.

E poi ancora: tra Castel di Ieri e Castelvecchio Subequo è previsto un nuovo casello al servizio della valle Subequana.

E’ proprio in questo punto che il tracciato proposto, allontanandosi dall’area protetta delle sorgenti, consente di ridurre i chilometri verso Roma.

I dubbi più forti restano sulla pericolosità sismica: il geologo dell'Ingv, Fabrizio Galadini, in un recente incontro pubblico ha detto chiaramente che se ci fosse uno scuotimento sismico il pericolo sarebbe altissimo perché il progetto realizzato per risparmiare tempo ( dieci minuti) e curve nel collegamento tra Pescara e Roma sull'A25, dovrebbe intersecare ben tre faglie attive: quella del Fucino; quella di Capo Di Moro è quella della Valle Subequana.




D’ALFONSO DICE SI’

Che a D’Alfonso questo progetto dell’amico Toto piaccia non è un mistero. Il governatore si è speso in prima linea per far modificare le parti più contestate (come il taglio netto della Valle Peligna) e nei mesi scorsi ha messo su anche una commissione interdipartimentale che ha dato un primo via libera, portato dallo stesso D’Alfonso al ministro Graziano Delrio.

Proprio in queste ore, però, Forza Italia grida il suo altolà a D’Alfonso: secondo i Consiglieri regionali di Forza Italia Lorenzo Sospiri e Mauro Febbo rimarcano come «sia poco istituzionale approvare un parere tecnico e portare avanti una imponente opera senza che il progetto, relativo alle nuove tratte autostradali proposto dal gruppo Toto, non venga prima discusso in Consiglio regionale. Registriamo ancora una volta da parte di questo esecutivo un atteggiamento di superbia, portando avanti progetti sottraendosi ad un confronto sereno e democratico. Inoltre ricordiamo - concludono Sospiri e Febbo – che anche i sindaci e i portatori d'interesse sono sfavorevoli alla nuova idea di tratto autostradale e quindi chiediamo che la proposta di delibera venga ritirata e sottoposta a un’attenta discussione».


L’impressione per molti è che la pièce sia già stata scritta. Ora non resta che seguire l'evolversi dello “spettacolo”.


CONFRONTO CON IL TERRITORIO

Sul progetto di messa in sicurezza del tracciato delle autostrade A24 e A25, sarà convocato un tavolo - coordinato dalla Regione - a cui saranno invitate tutte le amministrazioni comunali del territorio interessato, il concessionario e un rappresentante del ministero delle infrastrutture e trasporti. Lo ha deciso oggi la giunta regionale, su proposta dell'assessore alle aree interne Andrea Gerosolimo che a dispetto dei pronostici della vigilia si è presentato in giunta.

«Sulla modifica del tracciato autostradale - ha sottolineato Gerosolimo - si è aperto un ampio dibattito, che ha coinvolto tutte le comunità della zona, in particolare quelle della Valle Peligna e della Valle del Sagittario, preoccupate per i disagi che il progetto potrebbe arrecare ai cittadini di quei territori. Di qui la scelta di favorire un confronto, così da arrivare a una soluzione condivisa, che in ogni caso non potrà prescindere dal consenso delle popolazioni interessate».

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it