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Pescara, 25/07/2024
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Data: 24/07/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Preso a pugni per la sacca del Pescara calcio. Aggressione in pieno centro: la violenza esplode nel pomeriggio alla fermata dell'autobus. Lo scorso 18 giugno ignoti hanno lanciato tre molotov contro i pullman della Tua

È stato picchiato in pieno centro, davanti alle amiche, perché portava sulle spalle una sacca del Pescara calcio. Un diciottenne di Pianella è rimasto ferito durante un'aggressione che si è verificata giovedì scorso: a mandarlo in ospedale è stato un giovane di Chieti, che lo ha colpito al volto. Il tifoso biancazzurro è arrivato in pronto soccorso con il labbro spaccato e altre contusioni. La polizia ha subito avviato le indagini e l'aggressore è stato identificato: a breve potrebbero scattare i primi provvedimenti. La rivalità calcistica, dunque, torna ad accendere il dibattito dopo episodi simili avvenuti nel recente passato. Ecco i fatti, secondo una prima ricostruzione. È il tardo pomeriggio quando il giovane, che si trova in compagnia di cinque amiche, scende dall'autobus della linea 1 alla fermata di piazza San Giustino. Ci troviamo all'altezza di Largo Cavallerizza, dietro al Palazzo di giustizia recentemente ristrutturato. La violenza va in scena all'improvviso: «Cosa c'è da guardare?», sarebbero più o meno queste le parole dell'aggressore, poco più che ventenne, anche lui sceso dal pullman. Dalle parole ai fatti il passo è breve: il diciottenne viene picchiato in strada, davanti a più testimoni. Sul viso, i segni evidenti dei pugni. Poi il giovane teatino si allontana velocemente. A far scattare tutto - stando a quanto emerso dagli accertamenti - è il fatto che il ragazzo da poco maggiorenne abbia con sé una sacca del Pescara. Il simbolo del Delfino, ben visibile sullo zainetto che solitamente si usa per andare in palestra o al mare, non è passato inosservato agli occhi del suo aggressore. A questo punto il diciottenne raggiunge il policlinico Santissima Annunziata per farsi medicare: le ferite riportate, secondo i sanitari, sono guaribili in una settimana. È la squadra Mobile a raccogliere la denuncia e ad avviare i primi accertamenti: in Questura vengono ascoltati sia il giovane malmenato che i testimoni dell'aggressione. Così, nel giro di poche ore, viene dato un volto all'autore della violenza.
I PRECEDENTI
Lo scorso 18 giugno ignoti hanno lanciato tre molotov contro i pullman della Tua, parcheggiati nel deposito all'aperto di via dei Peligni. È bastato poco per capire che si trattasse di una vendetta: un autista, qualche giorno prima, aveva esposto una bandiera biancazzurra sul parabrezza. La settimana precedente un diciannovenne di Pescara è finito in ospedale dopo essere stato picchiato all'interno del campus universitario di Chieti, dove si stava svolgendo una festa organizzata da un'associazione studentesca con migliaia di partecipanti. Il perché del pestaggio? Indossava una maglia del Pescara calcio. Quasi un anno fa, nel luglio del 2015, quattro studenti della d'Annunzio - residenti in provincia di Pescara - sono stati picchiati da una decina di ragazzi a pochi metri di distanza dal campus. Il motivo? Aver intonato l'inno della squadra biancazzurra. Quattro mesi prima, sempre in pieno centro storico, un giovane tifoso è stato rapinato della felpa del Pescara.

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