Negli uffici della Provincia dell'Aquila è giacente da molti anni un progetto esecutivo di ammodernamento della Strada Subequana con la riduzione del percorso di 18 km e del tempo di percorrenza della metà tra la valle superequana e il capoluogo. Da alcuni anni la strada Tiburtina Valeria per le gole di San Venanzio è divenuta molto pericolosa e l'unica alternativa di collegamento tra le valli Peligna e Subequana sarebbe una galleria Vittorito-Molina Aterno o Raiano-Castel di Ieri. Il progetto Toto, ormai a tutti noto, è a favore di Sulmona: il neo sindaco della città signora Casini dovrebbe valutare con più ampiezza di interessi il progetto. Il 98% delle autostrade di tutto il mondo è uno scempio paesaggistico cui l'occhio si abitua. Di ben altra portata è lo scempio ambientale come quello della galleria sotto il Gran Sasso. Da 60 anni abbiamo inverni miti ma i cicli di gelo e neve tornano. La deviazione della A-25 proposta da Toto eviterebbe le conseguenze di nevicate e gelo come quelle degli anni dal 1929 al 1956. Anche Ovidio sarebbe entusiasta di evitare le gole di San Venanzio. La Provincia è pregata di riesumare il progetto e di darne pubblicità.

Francesco Olivieri, L’Aquila

Il sindaco di Sulmona fa bene a opporsi
Gentile Direttore, finalmente il nuovo sindaco di Sulmona, Anna Maria Casini, ha dichiarato guerra aperta al Progetto Toto che prevede quaranta chilometri di gallerie da Bussi a Cerchio per ridurre di trenta chilometri l'autostrada Pescara-Roma. Gravissimi lo scempio ambientale e l'aumento di pericolosità per il rischio sismico. Ma quel che è ancora più grave è che l'intero territorio peligno, ivi compreso Sulmona e tutti i paesi circostanti, verrebbero ad essere tagliati fuori dalle grandi vie di comunicazione. Anziché fare manutenzione ordinaria e straordinaria di piloni in cemento armato, ponti e viadotti, il signor Toto vuole investire soldi non suoi per progetti faraonici e inutili. Posso ben testimoniarlo io personalmente, che almeno una volta a settimana devo recarmi a Roma in auto, quanto sia velleitario tale progetto. Dalla barriera di Cocullo al casello di Roma Est ci si impiega, ad una media velocità, circa un'ora ma poi c'è il blocco per arrivare al raccordo anulare e, pertanto quei dieci minuti che si risparmierebbero con questi quaranta chilometri di galleria, sarebbero completamente azzerati. Auspico una mobilitazione unanime contro tale scempi.

Licia Mampieri, Introdacqua (Aq)