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Pescara, 25/07/2024
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Data: 27/07/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Disabili in vacanza, esplode il caso di Roseto: arriva Rai uno. Oggi “La vita in diretta” al villaggio Lido d’Abruzzo, cui un turista minaccia di chiedere i danni. L’Unitalsi propone un marchio di qualità e Ferrante sottolinea: quel post ha ricevuto 1.400 “like”

ROSETO È un caso nazionale la vicenda, nata sul web con un post su TripAdvisor, che ha visto protagonista un turista che vuole denunciare il villaggio-vacanze di Roseto Lido d’Abruzzo perché ospita troppi disabili e, soprattutto, perché lui non era stato avvertito della loro presenza, che – così ha scritto – avrebbe turbato i suoi figli. Il fatto che TripAdvisor abbia cancellato il post ieri notte non ha attenuato il clamore sulla questione. E non a caso oggi pomeriggio al Lido d’Abruzzo per sviscerarla ci sarà una troupe de “La vita in diretta”, il popolare contenitore di Rai1. Un marchio di qualità da attribuire alle strutture turistiche che accolgono le persone con disabilità. È questa la risposta dell’Unitalsi in merito alla vicenda. «Quanto avvenuto a Roseto», dice Alessandra Bascelli, presidente Unitalsi Abruzzo, «deve essere uno stimolo per dare vita a una risposta compatta, sia della società civile che delle istituzioni, per ribadire che la disabilità è una risorsa e non un peso per la nostra società». Aggiunge Dante D’Elpidio della Sezione Unitalsi Abruzzo: «Lanciamo una proposta per costituire un tavolo tecnico con i presidenti regionali delle principali associazioni di categoria nel settore ricettivo e turistico per promuovere la creazione di un marchio di qualità per quelle strutture che favoriranno l’accoglienza delle persone disabili». Intanto sul web si moltiplicano i messaggi di condanna nei confronti di Cico33 (questo lo pseudonimo utilizzato dall’autore della recensione su TripAdvisor). «Caro testa a pinolo... io in vacanza ci vado», così Iacopo Melio, disabile di 22 anni di Cerreto Guidi, «se un giorno avrò dei figli sapranno che il dolore, quello vero, è nascosto nell’indifferenza e non nella malattia. Che i brutti spettacoli del mondo ce li ha sempre regalati la cattiveria umana e mai la dignità. Che il mondo è popolato da persone diverse ma con gli stessi diritti». Sull’argomento interviene anche l’assessore toscano alla salute, Stefania Saccaridi. “Chissà” afferma via Fb “se i ragazzi disabili che alloggiavano nel villaggio abruzzese intraprenderanno vie legali e chiederanno risarcimenti per essere stati costretti a passare le vacanze con questo individuo. Caro signore, credo davvero che sia il suo pregiudizio a non essere un bello spettacolo per i suoi figli”. «Caro cico33», scrive Maurizio Verna, consigliere della Provincia di Teramo, «temo che non solo dovrai scegliere un altro lido ma addirittura un’altra regione per le tue vacanze. Pensa che qui a Teramo e mi auguro presto in tutto l’Abruzzo stiamo lavorando al progetto ‘Mare per tutti’, spiagge accessibili a tutti coloro che hanno problemi fisici: noi pensiamo a tutti e anche a coloro che per disabilità più o meno gravi non possono guardare il nostro bel mare da vicino». ‘Mare per tutti’ è il progetto elaborato dalla Provincia e seguito dal consigliere Verna per rendere la costa teramana accessibile a tutti con passerelle, passamano per non vedenti, bagni chimici per disabili, parcheggi senza barriere architettoniche e almeno due aree specificatamente attrezzate per le persone con disabilità in ogni Comune. Proprio in questi giorni i consigli comunali stanno approvando l’apposito protocollo d’intesa . «La nostra associazione non è affatto stupita della protesta di quel padre sul portale Tripadvisor», è invece il commento di Claudio Ferrante, presidente dell’associazione Carrozzine determinate Abruzzo, «poco importa se si trattasse di una inqualificabile provocazione e forse non è un caso che questa notte il portale di viaggi più grande del mondo abbia cancellato la recensione dal sito. Esistono falsi moralismi, falsa solidarietà, pensieri demagogici, persone che si sciacquano la bocca con il sociale, ma la realtà è che la disabilità suscita ancora paura, disagio, angoscia, vergogna e imbarazzo». Ferrante sottolinea infatti che quel post ha ricevuto circa 1.400 “like” e invita le istituzioni a fare un salto di qualità nella politica dell’inclusione.

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