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Pescara, 25/07/2024
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Data: 28/07/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Strada dei Parchi: «Nessun ultimatum»

L'AQUILA L'amministratore delegato di Strada dei Parchi, Cesare Ramadori, ora ci ripensa, dice di essere stato frainteso, distorto, e che lui e la società che rappresenta non lanciano ultimatum. Insomma non è vero, non più, che in caso di mancata proroga della concessione nella gestione dell'autostrada fino al 2050 sono pronti a mollare tutto, ma a«rispetteremo le decisioni che l'ente concedente vorrà prendere scrive ora Ramadori -. Quando sarà il momento, dopo l'approvazione da parte del concedente, così come previsto dalle norme, lavoreremo con gli enti locali le commissioni Via (Valutazione impatto ambientale) e tutti gli organismi e associazioni che intendano confrontarsi per trovare soluzioni rispettose della sicurezza delle persone e dell'ambiente». Non è più vero neanche che sono disposti a rinunciare alla bretella tra Teramo e Roseto «se dà così fastidio» aveva detto l'altro giorno: «La bretella di Teramo- scrive ora- con il nuovo collegamento con l'A14 è una delle nostre proposte di priorità. Risolve sia problemi legati alla percorribilità di quella tratta, che a differenza di altre è assai trafficata. Ma soprattutto risolve problemi legati alla sicurezza, offrendo un nuovo tracciato che è pensato per raggiungere gli standard più alti da questo punto di vista. Ed ha trovato il consenso degli enti interessati, Comuni e Provincia».
Poi l’elenco delle cose già dette da tempo: la necessità di ottenere la prorogadi concessione per contenere gli aumenti dei pedaggi entro il 2%, l’obbligo della messa in sicurezza dettato dalla legge e dal pericolo sismico, la sicurezza assicurata dalle gallerie piuttosto che dai viadotti («Nel 2009solo per un caso non si sono registrati crolli e incidenti dovuti allo spostamento degli impalcati – scrive Ramadori-.A Bussi come nell’area dell’Aquila»), i caselli di Pratola-Sulmona e Cocullo e Pescina che non vengono chiusi ma solo trasformati (in asse attrezzato),insomma«nessun rischio isolamento per la Valle Peligna»,con chi entra da Pratola, anzi, che «avrà risparmi di tempo importanti per raggiungere Roma»e un investimento tutto privato da 6 miliardi di euro che porterà innovazione, lavoro e modernità. Un libro dei sogni, insomma,che fa bene e porta bene a tutti, all’Abruzzo e agli abruzzesi in primis. Chissà perché, però, in molti questo progetto non lo hanno capito, tanto da alzare e di molto il livello di guardia del fronte del no.

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