Non ha perso l’aereo, ha perso una flotta. E un po’ perché il governatore è scaramantico e comincia a sospettare che con lui non si va da nessuna parte, un po’ perché l’insofferenza che sta montando è tanta, e un po’ perché per ora soltanto passerelle, per tutti questi motivi Nicola Mattoscio rischia di perdere la poltrona (oltre all’aereo). Il presidente della Saga, la società aeroportuale di Pescara, gratificato finora da sostanziose flebo di contributi regionali senza le quali la società finirebbe a picco, potrebbe a fine estate lasciare la poltrona.

D’Alfonso da un po’ di giorni ha lanciato un sondaggio sul nome di Enrico Paolini, ex vice presidente della Regione ai tempi di Del Turco, ex assessore al turismo, ex vicepresidente Enit, l’ente nazionale del turismo, amico della Brambilla: l’uomo del Pd per anni tenuto in castigo dopo l’esperienza nella giunta Del Turco, fu anche quello che fece venire Ryanair in Abruzzo. Insomma uno con un po’ di esperienza nel ramo, che al resto del cda Saga manca quasi del tutto. Se ci si mette che il suo ritorno e una sua nomina sono fortemente caldeggiati da un parlamentare come Gianluca Fusilli, e che lavora con una compagnia aerea, ecco che si comprende come mai D’Alfonso pensi a un avvicendamento. Soprattutto in vista dell’autunno caldo di Ryanair.

D’altronde che i rapporti non siano più così fluidi tra il governatore e il presidente della Saga è chiaro dai tempi del rinnovo delle cariche alla Fondazione Pescarabruzzo: Dalfy aveva promesso la poltrona di presidente all’avvocato Augusto La Morgia, ma Mattoscio fece di tutto per metterci un suo uomo (una sua donna in questo caso) per continuare a fare lui il bello e il cattivo tempo.

ps: e Dalfy queste cose se le segna al dito. Il sondaggio è cominciato: Paolini o non Paolini, quel che è certo è che Mattoscio traballa. Come quando in aereo si becca un temporale in alta quota.