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Pescara, 25/07/2024
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Data: 29/07/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Falso in bilancio, Saga nel mirino

Falso in bilancio. È questa, per ora, l'ipotesi di reato al centro di una nuovissima inchiesta della procura di Pescara riguardante la Saga, la società che gestisce l'aeroporto d'Abruzzo. Nell'ambito di tale fascicolo, al momento contro ignoti, giovedì gli investigatori del corpo forestale dello stato e polizia hanno sequestrato negli uffici della società centinaia di documenti, per lo più relativi a bilanci e fatture. Un blitz durato alcune ore e conclusosi con l'acquisizione di un pacco di documenti. L'inchiesta, condotta dal Pm Gennaro Varone, sembra infatti ricollegarsi ad una precedente, la quale avrebbe evidenziato tutta una serie di criticità, irregolarità più o meno grosse legate a perdite di esercizio. In quel caso, sarebbero venute fuori consulenze disinvolte, piccole e grandi omissioni, mancata formalizzazioni di rapporti in essere.
Della questione fu interessato all'epoca, circa due anni fa, il ministero delle finanze, i cui ispettori effettuarono anche controlli alla Saga. Fra i documenti portati via, due giorni fa, quelli relativi ai rapporti commerciali con Ryanair. La procura, insomma, vuole fare piena luce sulla gestione dello scalo d'Abruzzo, che da mesi ormai non sembra avere più pace. Prima l'abbandono di Ryanair, che ha dismesso la propria base e cancellato tutte le rotte internazionali, poi quello di Alitalia ed ancora i problemi interni con i lavoratori che rischiano di non vedersi pagare gli stipendi e la richiesta di commissariamento proprio per la situazione in atto e la gestione amministrativa, su cui ora vuole vederci chiaro la procura pescarese.
Di sicuro c'è che il faro della magistratura rischia di portare alla luce una situazione delicatissima, al di là degli aspetti eventualmente di interesse penale. La salvezza dello scalo aereo pescarese e della stessa società di gestione passa obbligatoriamente per robuste iniezioni di denaro pubblico. Operazioni ripetutesi con una certa frequenza negli ultimi tempi, sempre sul delicato confine dell'aiuto di Stato, contro cui l'unione europea ha spesso tuonato. Nella fase finale della trattativa a tre, Regione Abruzzo-Governo-Ue, per il mantenimento delle rotte di Ryanair, il lavoro di magistratura e investigatori rischia di compromettere la delicata impalcatura finanziaria concepita dalla Regione.
È comunque improntata alla serenità la prima reazione che arriva da viale Bovio. Tocca a Camillo D'Alessandro, consigliere di maggioranza con delega ai trasporti, esprimere la rituale fiducia nel lavoro degli inquirenti. Che, si dice sicuro, non mancherà di certificare la correttezza dell'operato di Saga. Di diverso parere, ovviamente, gli autori dei numerosi esposti che hanno messo in moto l'inchiesta.

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