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Pescara, 25/07/2024
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Data: 30/07/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Si getta sotto al treno a Porta Nuova suicida un sindacalista della Fiom

La notizia è rimbalzata subito, ieri pomeriggio, da Pescara a Lanciano e ha lasciato tutti col fiato sospeso, un pugno nello stomaco. Marco Di Rocco, 51 anni, una figlia di 16, sindacalista, per anni segretario provinciale della Fiom nella grande area industriale della Val di Sangro, memorabili le sue battaglie per i diritti dei lavoratori alla Sevel, persona tra le più conosciute in città, inaspettatamente, lui sempre così gioviale ed estroverso, ha deciso di farla finita, di rompere tutti ponti con la vita, con la famiglia, con i tanti amici che aveva e che gli volevano bene. Alle 14.30, secondo la ricostruzione della polizia ferroviaria, alla stazione Porta Nuova, a Pescara, dove pare fosse arrivato con un treno locale da Lanciano, Di Rocco si è accovacciato sulla linea del secondo binario e si è lasciato travolgere dalla Freccia Bianca 35822 a quell'ora in transito in direzione Milano Centrale. Il macchinista nulla ha potuto fare per bloccare il convoglio. Sul posto sono immediatamente giunti i soccorritori del 118, che non hanno potuto far altro che constatare il decesso dell'uomo. Sul posto della tragedia, con la polfer, coordinata da Davide Zaccone, gli inquirenti, la polizia scientifica e gli addetti alle ferrovie.
FERROVIA BLOCCATA
La linea adriatica è rimasta bloccata in entrambe le direzioni per circa 2 ore. Perché l'ha fatto, si chiedono a Lanciano. Difficile dirlo, Marco si è portato con sé i suoi segreti. Ultimamente lo assillava qualche problema personale, ma si pensava che il suo innato ottimismo potesse proteggerlo a sufficienza, Invece non è stato così. Addolorato e in lacrime il sindaco Mario Pupillo, per il quale Marco si era molto impegnato nell'ultima campagna elettorale. «Non posso crederci dice , era una persona speciale, sempre pronto a dare e mai a chiedere». Commosso fino a non poter parlare il nuovo segretario provinciale della Fiom Davide Labbrozzi. «Una persona buona e onesta», commentano i segretari provinciali della Fim Domenico Bologna e della Uil, Nicola Manzi. Ciao, Marco sei stato un esempio di disponibilità e rettitudine.

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