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Pescara, 25/07/2024
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Data: 30/07/2016
Testata giornalistica: Prima da Noi
La delibera ed i “salti mortali” sul nuovo finanziamento da 4mln di euro alla Saga. E la dirigente attesta che non si tratta di aiuti di Stato

ABRUZZO. Alta ingegneria burocratica al lavoro per cercare di riuscire a destreggiarsi tra vincoli e divieti ed erogare nuovi finanziamenti che dalla Regione Abruzzo finiscono alla Saga.
Proprio ieri è stata promulgata - dal presidente Luciano D'Alfonso - la legge regionale n° 19 su: "Incentivi alle fusioni dei piccoli Comuni e contributo per spese di funzionamento della Saga e per la fondazione Ciapi".
La norma, del 5 luglio, vuole favorire l'aggregazione tra i Comuni con popolazione residente inferiore a 5.000 abitanti, e lo fa con la concessione di contributi straordinari in aggiunta a quelli statali.
In particolare, la Regione eroga al Comune un contributo - una tantum - di 100mila euro, a titolo di compartecipazione alle spese per la riorganizzazione.
Alla Saga, invece, con lo stesso provvedimento, vengono concessi altri 4.000.000,00 euro «per il funzionamento dell'aeroporto - già riconosciuto di interesse nazionale - tenendo conto anche del Piano Strategico "Europa 2020" e del piano nazionale aeroporti approvato dal CdM nel 2015».
Infine viene concesso al Ciapi un contributo straordinario pari ad euro 850mila.
Una pioggia di soldi che deriva dalle “refluenze” cioè dai residui benefici delle cartolarizzazioni D’Annunzio e Cartesio che in Abruzzo al solo nominarle bisogna fare scongiuri multipli per le sciagure che queste hanno portato (da Sanitopoli in giù…)
In questo caso si tratta di buone notizie perchè la Regine iscrive a bilancio, alla voce entrate, 4,8 mln di euro che dunque può reinvestire i questo modo.
Si trattava di soldi che erano dentro il capitolo Sanità e che vengono portati fuori nonostante qualche ulteriore bisogno ci sia proprio per l’assistenza ai malati.
Oltre dieci anni fa si decise di impegnare quella cifra per comprare finalmente 4 pet-tac da destinare ai quattro capoluoghi e risolvere un grave problema poichè l’Abruzzo risulta ancora oggi essere una delle pochissime regioni a non avere pet-tac di proprietà. Si è preferito affidarsi, invece, ad infiniti affitti (dunque spendendo cifre enormi) per unità mobili che creano anche disagi -specie nei periodi freddi- ai malati oncologici.
Le Tac possono attendere, la Saga no.
Dunque deciso che quei soldi devono essere utilizzati per qualcosa di diverso dalla sanità arriva la delibera di giunta regionale 470 firmata (proposta dall'assessore Paolucci ma da lui non votata) proprio nell’ottavo anniversario di Sanitopoli che stabilisce nel dettaglio alcune cose ben precise e anche per certi versi singolari. Intanto come si legge nell’oggetto si parla di «Variazione di Bilancio di previsione finanziaria 2016-2018» proprio perchè si sbloccano fondi rimasti incagliati e si decide come investirli. Poi però verso la fine si legge che questo documento di variazione non è di fatto…«una variazione» e dunque non sussistono i presupposti per l’invio della delibera per il vaglio del Collegio dei revisori dei Conti che così non viene investito.
Sembrerebbe ai profani una contraddizione in termini ma evidentemente per i tecnici esperti non è così.

Eppure non è la sola stranezza perchè la cosa più originale riguarda proprio il finanziamento alla Saga, cioè proprio quei finanziamenti che sono già stati oggetto di pesanti censure sia dalla Corte dei conti che dalla Corte Costituzionale e dalla Commissione europea che vieta gli “aiuti di Stato” poichè inquinerebbero il libero mercato drogandolo a vantaggio di pochi.
Proprio intorno alla Saga si è aperto un feroce dibattito politico che si perde in chiacchiere mentre sulla sostanza bisognerebbe porre maggiore attenzione alla trasparenza e alle procedure di legge imposte, in questo caso, agli enti pubblici.
Secondo una norma europea, infatti, i finanziamenti che le regioni girano alla società di gestione degli aeroporti devono essere notificati alla Commissione europea che li vaglia singolarmente e ne avalla la regolarità o meno.
In passato mai la Regione Abruzzo ha notificato i provvedimenti in Europa e non lo fa nemmeno questa volta.
Ma c’è una ragione precisa: la dirigente del servizio Bilancio attesta che il procedimento istruttorio è stato espletato nel rispetto delle normative e dei regolamenti europei , nazionali e regionali. Tutto regolare, aggiungendo sul finire che : «la proposta riguarda materie escluse dalla normativa degli aiuti di Stato».

Poche parole che di fatto permetterebbero l’esclusione della notifica alla Commissione europea facendo saltare un procedimento previsto per legge europea.
E’ come se la dirigente regionale si fosse sostituita alla stessa Commissione -che è l’organo supremo a stabilire se un finanziamento ad una società è oppure no un aiuto di stato.
In Abruzzo si fa di più e per risparmiare tempo di fatto si dice che per questo caso le norme europea non sono vigenti.
La ragione potrebbe stare nel fatto che i finanziamenti vengono qualificati come «aiuti al funzionamento» che l’Europa dice non sono aiuti di stato ma per essere tali i soldi devono davvero essere spesi per il funzionamento ordinario della società, dunque strettamente vincolati ai costi di esercizio.
A firmare i pareri tecnici è la dirigente Rosaria Ciancaione, che ha preso il posto di Carmine Cipollone, nota per essere stata più volte candidata sindaco al Comune di Roseto come accaduto alle ultime amministrative di quest’anno entrando in consiglio comunale.
Attualmente la Ciancaione divide le sue giornate tra gli impegni da dirigente regionale e quelli di consigliere comunale.
La sua nomina avvenuta alla fine del 2015 scatenò anche le ire dei sindacati che contestarono le modalità di scelta adombrando motivazioni politiche («rimuovere incompatibilità rispetto a legittime aspirazioni politiche della neo assunta e favorirne la candidabilità nell’Ente da cui proviene».)
Sulla sua nomina pende un ricorso al Tar.
Già candidata per il Pd nel 2012, nel 2016 doveva partecipare alle primarie del suo partito ma pochi giorni prima Ciancaione si autosospese.
Tre giorni dopo arrivò la promozione alla Regione come dirigente al Bilancio.

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