PESCARA E’ stato approvato definitivamente il decreto Madia che, di fatto, sancisce ufficialmente che spetta al porto di Ancona l’Authority portuale di sistema del medio Adriatico con gli scali statali di Pesaro, Falconara, San Benedetto del Tronto, e gli scali abruzzesi di Pescara e Ortona. L’obiettivo è dare una governance coordinata, sinergica e più snella di un tratto strategico della costa nell’ambito internazionale della Macroregione Adriatico Ionica. L’intenzione della giunta regionale marchigiana è quella di di inserire nel sistema anche i porti regionali di Fano, Senigallia e Civitanova Marche. E l’Abruzzo? Per il momento non vengono realizzate le aspirazioni di far parte invece della nuova autorità portuale tirrenica di Civitavecchia, come aveva invece indicato e auspicato il governatore Luciano D’Alfonso. Ma la speranza di realizzare il progetto col Tirreno non è “morta” in quanto la Regione ha sessanta giorni di tempo per chiedere al ministero di rientrare sotto Civitavecchia. «Cosa ne sarà della governance degli scali portuali dopo che per mesi abbiamo gridato ai quattro venti che non volevamo stare sotto Ancona?», si domanda nel frattempo il consigliere regionale Mauro Febbo (Fi), «ora sarà difficile recuperare il rapporto con Ancona, questa ennesima brutta figura spero sia di insegnamento, e mi auguro l'ultima, per D'Alfonso e i suoi ventriloq