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Pescara, 25/07/2024
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Data: 01/08/2016
Testata giornalistica: Abruzzo live tv
Morte Marco Di Rocco... Ricordi e dolore e la Fiom che lo aveva licenziato...

Lanciano (Ch) - "La Fiom lo aveva licenziato, per esubero di personale, e lui, a 51 anni, dopo aver dedicato la vita alla Cgil, rispondendo sempre a tutti 24 ore su 24, sentendo suo il problema di ogni lavoratore, si è sentito perso e inutile". Le parole, amare, che suonano come un'accusa, sono di Daniela Liguori, della Cgil di Pescara, attuale compagna di Marco Di Rocco, sindacalista di Lanciano, che ieri si è tolto la vita. Si è lasciato travolgere e uccidere da un treno Frecciabianca nei pressi della stazione di Porta Nuova a Pescara. E' su Facebook lo sfogo... "... Era il miglior sindacalista che io abbia mai conosciuto, - continua la donna - lavorava con abnegazione, anche per gli sconosciuti che gli chiedevano aiuto, sottraendo spesso tempo al suo riposo e alla sua famiglia. Leale come pochi ce ne sono, leale anche con chi poi l'ha tradito, mentre in troppi da quando è uscito dalla Fiom non si sono degnati di fare neanche una telefonata. Neanche per chiedere cosa fosse accaduto, se aveva bisogno di una parola o di qualcosa. Il mio cuore è colmo di dolore".

La Fiom - provinciale, regionale e nazionale - non ci sta e ribatte. E in un comunicato dichiara: "La Fiom colpita da un lancinante dolore per la drammatica morte del compagno Marco Di Rocco, esprime l'assoluto disappunto per le congetture riportate da alcuni mezzi d'informazione e da alcuni social network. Il compagno Di Rocco è stato uno straordinario dirigente sindacale, la Fiom lo ha sostenuto convintamente in tutte le fasi della sua vita professionale e non solo. Mai ha ritenuto utile licenziarlo.
La nostra organizzazione sindacale non ha mai trascurato le difficoltà personali delle compagne e dei compagni, cercando, se era possibile, in tutti i modi di assecondarne le richieste. Affermare, da parte di quanti non conoscono la reale situazione che la Fiom ha licenziato Di Rocco è falso e danneggia l'organizzazione in cui Marco ha creduto e militato con passione. La Fiom a tutela della propria immagine e a tutela dell'immagine del dirigente sindacale Marco Di Rocco diffida quanti, non conoscendo la situazione, esprimono concetti fantasiosi in merito al tragico gesto compiuto dal compagno. Alla famiglia Di Rocco esprimiamo la più assoluta vicinanza". Marco Di Rocco, in ogni caso, era da 7-8 mesi fuori dal sindacato. "Da cui era stato allontanato...", confermano all'interno della Cgil.

La fine di Marco Di Rocco, drammatica, taciturna, inattesa, ha sconvolto soprattutto la sua città, Lanciano. Che ora ricorda e s'interroga. Che adesso racconta i suoi ultimi recenti silenzi, quell'aria assente, talvolta cupa, quelle non risposte che nessuno ha compreso, non fino in fondo. Quei problemi, gravi, legati anche al fatto di non avere un'occupazione... Centinaia i "saluti" commoventi sui social. Scrive Davide Labbrozzi, attuale segretario provinciale Fiom: "Vent'anni insieme, vent'anni di passione per la nostra Fiom, vent'anni di gioie e sofferenze per il nostro mondo. Vent'anni, tanto tempo trascorso insieme, abbiamo trascurato le nostre famiglie, i nostri amici, abbiamo lavorato dalla mattina alla sera, spesso anche di notte, sempre uno accanto all'altro. Oggi non perdo un collega, un amico, un compagno, perdo un fratello, una parte di me. Ho pensato di pubblicare questa foto che ritrae una delle nostre lotte, lo sciopero alla Ergom, giorno e notte a presidiare i cancelli, con le teste bruciate dal sole cocente di luglio, con poche ore di sonno, ma con la convinzione che bisognava resistere per vincere. Infatti portammo a casa un risultato straordinario. Uno tra tanti. Anni ed anni, lotte su lotte, gioie e preoccupazioni, sempre pronti a divertirci con i tanti compagni delle fabbriche. Oggi mi molli così, che cazzo, non può essere. La Fiom è devastata, le compagne ed i compagni piangono la tua devastante assenza...".

Marco Di Rocco... "Era uno buono, Marco Di Rocco. Battagliero e buono. Con quel sorriso sempre pronto a dirti che c'era. Con quella sua discrezione. Era un compagnone, era il compagno Marco Di Rocco. Era un sindacalista, era quello delle battaglie, della lotta... Davanti ai cancelli delle fabbriche, circondato e fasciato da un nugolo di bandiere rosse... Era uno di sinistra, uno vero di sinistra... E ci credeva. "A mezzogiorno siamo dinanzi ai cancelli della Sevel per il volantinaggio...". "Alle 14 arriva Landini...". "Oggi regaliamo le mimose alle lavoratrici per la Festa della donna...". Sempre in movimento, attento, sempre pronto a dare risposte. Strade sbarrate, migliaia di operai in strada, comizi, cortei, lui davanti... "Ma l'articolo 18 non si tocca...". Al di là di tutti i problemi, anche gravissimi, che ultimamente lo affliggevano, questo era... 30 luglio 2016

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