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Pescara, 25/07/2024
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Data: 01/08/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Le autostrade di Toto e la vocazione dell’Abruzzo. Siamo sicuri che collegamenti fast (una manciata di minuti in meno) con Roma per affari nazionali in declino siano più importanti di un investimento massiccio sull’aeroporto, vero hub per il rilancio internazionale?

Buona parte del destino dell’Abruzzo viaggia sulle autostrade di Toto. Attenzione, qui non parliamo solo di interessi di parte, di equilibri politici e di rispetto - pure sacrosanto - del territorio. La questione è ancor più che strategica, va alla radice stessa dello sviluppo di questa regione. Una regione che dà segni di ripresa (locomotiva al traino del Pil del sud dice la Svimez), che stenta nell’occupazione ma comunque fa passetti avanti, che mostra interessanti indizi di efficientismo istituzionale (la battaglia per gli sgravi Ryanair, l’uscita dal commissariamento sanitario). Una regione che in ogni caso, nonostante i suoi tanti problemi, dall’economia legata ai cicli delle multinazionali alla crisi infinita del commercio, alle pastoie per poltrone e strapuntini che impantanano velleità superiori, sta pigiando sull’acceleratore. Verso dove? È questo il problema. Più che altro è attenzione alla vocazione. Il potenziamento e l’ammodernamento delle reti stradali è sicuramente un tema, come lo è quello dell’aeroporto, macome lo è sempre di più il rapporto dell’Abruzzo con le sue montagne e il suo mare. Le vere autostrade, oggi, sono quelle del web. Su di loro viaggiano informazioni, nuove esigenze, affari, milioni di turisti e di businessman. Che cosa cercherà cliccando su google la parola Abruzzo un australiano, un russo, un cinese? Quasi sicuramente montagne, parchi, mare, benessere, qualità della vita, cultura, relax. Per vacanze o per investirci sopra. Il sistema autostrade (con i bypass di Toto), ferrovia, cabotaggio, è stato pensato su questi modelli di sviluppo? Siamo sicuri che collegamenti fast (una manciata di minuti in meno) con Roma per affari nazionali in declino siano più importanti di un investimento massiccio sull’aeroporto, vero hub per il rilancio internazionale? Esiste una strategia di adeguamento delle reti abruzzesi a quelle globali, in modo di veicolare il più possibile la splendida unicità di questa terra? Spunti. Frammenti di riflessioni. Abbozzi di idee per tentare di inquadrare veramente il tema. Ovvero: le bretelle di Toto non vanno affrontate solo come una questione di pilastri di cemento e nastri d’asfalto. Ma nell’ambito di un dibattito allargato, trasversale a tutti gli stakeholder, condiviso, affrontato senza pregiudizi, sul futuro della regione.

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