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Pescara, 25/07/2024
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Data: 01/08/2016
Testata giornalistica: AbruzzoWeb
Nuove A24-A25, autostrade che dividono: «Inutile la variante Basciano-Roseto»

TERAMO - Dopo la Valle Peligna, insorge anche il Teramano contro i piani di modifica all'autostrada, in questo caso A24, previsti dal gruppo Toto con una "parallela" alla Teramo-mare.

Il faraonico progetto di potenziamento delle autostrade A24 e A25 presentato dal Gruppo Toto, concessionario dell’infrastruttura, un effetto lo sta ottenendo: quello di ricompattare sul fronte di uno sdegnato no territori spesso lontani e non comunicanti, come quello teramano e quello della conca Peligna in provincia dell’Aquila.

Si moltiplicano, infatti, anche le prese di posizione contrarie a un'altra variante, anch'essa molto impattante, lunga 25 chilometri che dovrebbe interessare il tratto teramano della A24, da Basciano a Roseto degli Abruzzi, lungo la val Vomano, con caselli a Castelnuovo Vomano e all’altezza della A14, dopo l’alzata di scudi contro la variante dell’A25 che Toto intende realizzare nell’aquilano, tra Corfinio e Cerchio, in buona parte in galleria, con la conseguente eliminazione dei caselli di Pescina, Cocullo, e Pratola Peligna-Sulmona.

Costo del pedaggio ipotizzato, circa 2,2 euro, ovvero 0,9 centesimi a chilometro.

Si andrebbero ad accorciare, in questo modo, le distanze tra Roma e Pescara e la costa meridionale del teramano, ma nello stesso tempo tagliando fuori, più a Nord, il territorio che va da Teramo a Giulianova. Tenuto conto, poi, che già esiste la superstrada Teramo mare, per di più gratuita, e che presto arriverà sulla costa grazie all’ultimo lotto che sarà realizzato con i fondi del Masterplan per il Sud.

Sul fronte del no, mentre si registra il silenzio degli amministratori locali e dei consiglieri regionali del Partito democratico, si schiera innanzitutto il sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi, di Forza Italia, secondo il quale "è inutile un'autostrada parallela alla Teramo-mare, ad appena 300 metri di distanza, quando per di più ci sono infrastrutture ben più importanti di cui il nostro territorio ha bisogno, come la pedemontana tra Marche e Abruzzo”. E il sindaco chiede dunque di approfondire assieme alla Regione natura e ragioni del progetto, "perché così come presentato non ne comprendo davvero il senso".

Un'incomprensione che è propria anche del consigliere regionale teramano Giorgio D’Ignazio, del Nuovo centro destra, che, con i colleghi di opposizione in Regione, ha chiesto un Consiglio straordinario sul tema.

"Quello che non è accettabile è il non coinvolgimento dei sindaci del territorio, occorre dunque la convocazione in tempi stretti di un Forum, di un'assemblea generale - spiega D'Ignazio ad AbruzzoWeb - Questa opera avrà, infatti, un impatto importante, penso per esempio ai terreni agricoli della Val Vomano che saranno compromessi, ma anche al fatto che il nuovo tratto taglierà fuori dalle principali direttrici la parte più a Nord del territorio, rappresentando tra l’altro un doppione della superstrada Teramo-mare”.

E c’è anche in altro aspetto da non sottovalutare, quello degli attuali costi di pedaggio dell’autostrada.

“La A24 è forse la più cara d’Italia, per andare da Teramo a Roma e ritorno ci vogliono 40 euro, un costo che ha gravi conseguenze per lo sviluppo del territorio, perché a caduta aumentano i costi di trasporto per le aziende, per i turisti, e soprattutto per tanti pendolari che utilizzano l’autostrada”.

Insomma per D'Ignazio, “se si vogliono davvero migliorare i collegamenti infrastrutturali e accorciare le distanze tra Roma e l'Abruzzo si dovrebbero prima di tutto ridurre i pedaggi, perché sono sempre di più gli automobilisti che si vedono costretti, per ragioni di budget, a percorrere dove è possibile la viabilità alternativa invece che l'autostrada”.

Va giù duro anche Gianluca Pomante, consigliere “arancione” al Comune di Teramo.

"Se Carlo Toto e il presidente della Regione, Luciano D’Alfonso - incalza Pomante - avessero a cuore il futuro d’Abruzzo e non interessi speculativi, non proporrebbero uno scempio ambientale inutile, su una delle autostrade più care e meno trafficate d’Italia".

"Si preoccuperebbero, invece, - aggiunge Pomante - di investire sulle infrastrutture esistenti, come la Teramo-Mosciano, priva di corsie di emergenza e ricca di svincoli pericolosi, che ancora attende di raggiungere il mare. Investimenti che forse gioverebbero meno, ma comunque tanto, al prestigio del Governatore e al risultato d’esercizio della Toto Spa- conclude il consigliere - ma sicuramente incentiverebbero l’economia, lo sviluppo e il turismo molto più della variante inutile tra Roma e Pescara".

Tra i sindaci del Pd, l’unica presa di posizione ufficiale che per ora si registra è invece quella del neo-sindaco di Roseto, Sabatino Di Girolamo, che ovviamente è favorevole alla variante, in quanto ha spiegato, “grazie a questo nuovo tratto autostradale si decongestionerà il traffico nella viabilità ordinaria, con grande vantaggio per la sicurezza, e anche per i flussi turistici".

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