Iscriviti OnLine
 

Pescara, 25/07/2024
Visitatore n. 738.577



Data: 02/08/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Esodati, verso nuova salvaguardia. In discussione provvedimento per 30mila colpiti da legge Fornero

ROMA Una nuova salvaguardia, l’ottava, per una platea di «30-35 mila» esodati, così da non lasciare buchi nelle rete di protezione per coloro che sono rimasti intrappolati dopo la legge Fornero, senza stipendio né pensione. Sarebbe la salvaguardia «definitiva», assicura Cesare Damiano, firmatario dell’iniziativa e presidente della commissione Lavoro, dove il provvedimento sta andando avanti con velocità, approfittando del vuoto che anticipa la pausa estiva. Ma le novità sul fronte previdenza non finiscono qui: da agosto niente più tagli per gli assegni di chi è uscito prima dei 62 anni avendo raggiunto i requisiti di anzianità. L’Inps ha già ricalcolato i trattamenti per gli ex dipendenti del settore privato (più di 17mila gli interessati), da settembre l’aumento arriverà anche agli statali (oltre 10mila). Alle prese con le cifre c’è anche la commissione Lavoro della Camera: si sta cercando di capire quanta benzina è rimasta nel serbatoio destinato a tutelare gli esodati. «Abbiamo alle spalle sette salvaguardie e la costituzione di un fondo che ha messo in cassaforte 11,6 miliardi di euro per tutelare oltre 172mila persone, che potranno andare in pensione con le regole ante-Fornero». Il tiraggio effettivo è stato più basso, in tutto sono «state messe in tasca 100mila pensioni e ci sono altre 25 mila domande presentate», spiega Damiano. Ma per sapere con precisione quanto margine ancora ci sia occorre aspettare gli esiti della Conferenza dei servizi con i ministeri del Lavoro, dell’Economia e l’Inps. Intanto in commissione si va avanti e già mercoledì si potrebbe votare. «Noi siamo per chiudere il più in fretta possibile» dice la relatrice Marialuisa Gnecchi (Pd), secondo cui è «uno scandalo» il fatto che i calcoli delle prime salvaguardie siano stati «sbagliati», tanto da generare risparmi fino all’ottavo intervento. La copertura finanziaria necessaria per completare l’opera, secondo fonti vicine al dossier, dovrebbe essere di circa 1,7 miliardi di euro. Già è tutto pronto invece per i pensionati delle gestioni private usciti con l’anzianità, che sempre a causa delle legge Fornero si sono visti ridurre l’assegno per ogni anno di anticipo rispetto ai 62 di età (-1% che diventa -2% prima dei 60 anni). In attuazione della legge di Stabilità nessuno di loro subirà più le penalizzazioni, anche chi è uscito tra il 2012 e il 2014. Si tratta di circa 28mila trattamenti e l’Inps ha ricalcolato gli importi con effetti sin da agosto nel privato (taglio medio di 861 euro annui), mentre nel pubblico i benefici si vedranno a settembre (stop a penalizzazioni medie di 514 euro annui).

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it