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Pescara, 25/07/2024
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Data: 04/08/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Ryanair: «Ok, restiamo». Salvi voli e posti di lavoro. La compagnia aerea low cost mantiene la base a Pescara. C’è l’accordo con la Regione per un contratto pluriennale che prevede nuove rotte

PESCARA «Non chiudiamo la base di Pescara» e sono salvi i collegamenti da e per l'Abruzzo. Ad annunciarlo è l'amministratore delegato della compagnia aerea irlandese Ryanair, Michael O'Leary, a conclusione del vertice che si è svolto ieri a Roma e a cui hanno preso parte il governatore, Luciano D'Alfonso, il ministro Graziano Delrio, il presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, e il presidente della Sardegna, Francesco Pigliaru, altra regione interessata dai tagli annunciati dal vettore low cost. Un sospiro di sollievo per i circa 40 lavoratori della base aeroportuale di Pescara che avevano già ricevuto le lettere di trasferimento in altre basi aeroportuali. La decisione della compagnia è arrivata dopo lo stop all'aumento della tassa di imbarco: inizialmente erano stati previsti 2,5 euro in più a passeggero, ma poi è stata fatta marcia indietro con l’emendamento del Governo al decreto Enti locali. Sarà l'Esecutivo a farsi carico di tale cifra, pari a 60 milioni di euro fino al 31 dicembre 2016. Ora si lavora per eliminare l'incremento della tassa anche per il 2017 e 2018. Se l'Abruzzo può cantare vittoria, ancora incerte sono le sorti dello scalo di Alghero. D'Alfonso e i suoi, infatti, hanno fatto i "compiti a casa", lavorando parallelamente alla diminuzione delle tasse, alle clausole contrattuali ed al cosiddetto “Meotest”, lo strumento che consente di teorizzare la validità dell’operazione di mercato relativamente alla complessa materia dei finanziamenti alle compagnie aeree e degli aiuti di Stato. I dettagli della permanenza di Ryanair verranno definiti nelle prossime settimane, quando la Regione, la Saga (la società aeroportuale) e la compagnia si confronteranno sul nuovo contratto (il vecchio è scaduto a giugno). Sembra quasi certo, comunque, che l'accordo sarà pluriennale. E che ci sia la possibilità di pensare a nuove rotte. Ryanair, per la sua presenza in Abruzzo, chiede 5,2 milioni di euro. Una parte - compatibilmente con quanto previsto dalla normativa sugli aiuti di Stato - verrà erogata direttamente dalla Saga, per il resto si procederà ad un avviso pubblico per l'attrazione turistica attraverso i voli. L’attuale giunta di centrosinistra ha erogato circa 13 milioni di euro a Saga in questi anni, provvedimenti non impugnati dalla Corte Costituzionale. Gli utenti potranno quindi ricominciare a prenotare i voli Ryanair da e per l'Abruzzo, non solo quelli della programmazione estiva, fino al 31 ottobre, ma anche da novembre in poi: con la compagnia low cost si vola da Pescara per Bergamo, Bruxelles Charleroi, Barcellona, Dusseldorf, Francoforte, Londra e Parigi. «Ryanair ha riconosciuto il nostro lavoro fatto in cento giorni, la connettività aerea è confermata», commenta D'Alfonso che aggiunge: « Una parte della copertura finanziaria arriverà dalla Regione, e domani in giunta promuoveremo un bando per la collocazione turistica dell'Abruzzo. Puntiamo a superare i 700mila passeggeri annuali e, in futuro, anche il milione. Da ora», osserva il governatore, «la partita prosegue in Europa, per costruire e superare tutti gli ostacoli». Una vittoria contro “i corvi” per il consigliere delegato ai Trasporti, Camillo D'Alessandro, che rilancia: «La vicenda Ryanair svela e rivela chi ha lavorato per l'Abruzzo e chi sono i nemici delle ragioni degli abruzzesi. Chi non ha aiutato finora inizi a farlo».

Soddisfazione viene espressa da più parti per la conferma dei collegamenti Ryanair. «Un risultato decisivo per l'Abruzzo», dice il deputato Antonio Castricone (Pd). Il sindaco di Pescara, Marco Alessandrini, parla di «risultato fondamentale per la nostra economia e anche per il ruolo di città snodo che Pescara potrà continuare ad avere». Confartigianato Abruzzo accoglie favorevolmente la notizia, ma auspica ora un «impegno per il rilancio del territorio e del sistema turistico». «Tutto risolto ma fino a quando? La tassazione è stata infatti abolita fino al 31 dicembre e poi che cosa succederà?», si chiedono invece Lorenzo Sospiri e Mauro Febbo (Forza Italia). «Non c'è più spazio per i dubbi degli spaesati», rispodne loro indirettamente il consigliere regionale Luciano Monticelli, «la dirigenza dell'aeroporto d'Abruzzo può concentrarsi serenamente a perseguire gli obiettivi fissati nel piano industriale».

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