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Pescara, 25/07/2024
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Data: 05/08/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Scuolabus, guerra tra Comune e Gaspari. Mastromauro: «Non dobbiamo pagare nulla, se sospenderà il servizio rescinderemo il contratto»

GIULIANOVA Il Comune respinge la richiesta di pagamento della Gaspari bus, precisando che tutto quello che si doveva pagare è stato pagato a giugno e che, in caso di sospensione del servizio, come minacciato dalla ditta di trasporti in caso di insolvenza, procederà alla rescissione del contratto. «La ditta è inadempiente», dicono il sindaco Francesco Mastromauro e la vice Nausicaa Cameli, «e comunque ciò che dovevamo lo abbiamo pagato nel giugno scorso». La Gaspari, infatti, aveva preteso il pagamento di quasi 700mila euro di arretrati che il Comune, secondo la ditta, ancora doveva per il trasporto scolastico. Sindaco e vicesindaco, invece, focalizzano il problema su un’altra questione, ossia l’inadempienza della ditta riguardo il pre e post-scuola. «Le pretese della ditta Gaspari», sostengono Mastromauro e Cameli, «sono destituite di fondamento come ha evidenziato il dirigente comunale Andrea Sisino nella nota di risposta inoltrata lo scorso 2 agosto. Intanto, va subito detto che già con il capitolato firmato nel 2011 e con il contratto sottoscritto il 26 marzo 2012, la ditta Gaspari si è obbligata non solo al rinnovo periodico del parco mezzi, ma anche a garantire il servizio pre-post scuola con il ricorso a proprio personale. E su questi due ultimi aspetti la ditta è risultata inadempiente, come il Comune ha contestato il 16 settembre e il 30 novembre 2011, il 27 aprile 2012 e l’8 marzo 2013, essendo tuttora in corso una causa presso il tribunale di Teramo. La ditta Gaspari afferma, in riferimento al servizio di pre-post scuola, che non avrebbe obblighi ulteriori rispetto a quelli previsti nel bando dell’appalto, dimenticando che il servizio è stato espressamente contrattualizzato. Per gli inadempimenti, il Comune, dandone comunicazione alla stessa ditta già il 26 giugno 2015, ha disposto la diminuzione di un quinto dell’importo contrattuale originario, rideterminato nella somma di 547.900 euro, provvedendo comunque alla liquidazione delle spettanze fino al mese di giugno 2016». Dall’importo totale annuo che il Comune doveva versare a Gaspari, dunque, il dirigente ha stornato la somma necessaria per pagare le operatrici del pre e post-scuola, non essendo queste ultime pagate da Gaspari. La ditta, infatti, ha sempre ritenuto di non avere competenze in merito, al contrario di quanto affermato dal Comune. La Gaspari, in ogni modo, aveva fatto sapere che se l’importo non fosse stato saldato a breve, non avrebbe assicurato più il trasporto. «Nel caso in cui la ditta Gaspari giungesse a sospendere il servizio», concludono gli amministratori, «ci troveremmo in presenza di un ulteriore inadempimento in grado di consentire lo scioglimento del contratto».

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