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Pescara, 25/07/2024
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Data: 06/08/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Ryanair propone 7 nuove rotte. Parte la trattativa: la Regione vorrebbe Monaco, Berlino, Catania e Roma. Blitz della Procura alla Saga (l'articolo in pdf)

PESCARA Sette nuove destinazioni che andranno ad aggiungersi a quelle attuali. Alla fine, anche se non saranno scelte tutte e sette, l’aeroporto d’Abruzzo potrà esibire un’offerta come mai ha avuto. E riprendere quel discorso di “porta dell’Est” che aveva per forza di cose accantonato. Due giorni dopo il vertice di Roma nel corso del quale la compagnia aerea low cost ha avuto la conferma dell’abbattimento della sovratassa e dato fiducia al piano di sviluppo disegnato dalla Regione con il sostegno dei fondi pubblici, si apprende il piano di Ryanair che va oltre le attuali sei rotte. La compagnia irlandese di Michael O’Leary propone all’Abruzzo di scegliere tra: la capitale dell’Irlanda, Dublino; Birmingham, con lo scalo East Midlands, che serve le città inglesi di Leicester, Derby e Nottingham; Valencia, terza città della Spagna; Marsiglia, seconda città per popolazione e primo porto della Francia; Vilnius, capitale della Lituania; Varsavia, capitale della Polonia e Cracovia, antica città d'arte polacca. Tutte destinazioni che saranno inserite nel corso del nuovo contratto pluriennale, che la Regione vorrebbe estendere fino al 2020, il cui importo costerà meno dei 5,2 milioni di euro richiesti in partenza. «Nel quadro del rinnovato rapporto di fiducia con l'Abruzzo, Ryanair ci ha proposto questa rosa di nuove destinazioni, all'interno della quale faremo le nostre scelte», spiega lo stesso presidente della giunta regionale Luciano D'Alfonso. Una trattativa, dunque, che s’incrocia con il bando da 2,5 milioni – eccezion fatta per l'esercizio finanziario 2016 per il quale la dotazione economica è di 850mila euro –, sempre della Regione, per la selezione di compagnie aeree nazionali e straniere («o propri concessionari di spazi pubblicitari») per la realizzazione del progetto teso a valorizzare l'aeroporto e veicolare il brand Abruzzo nei mercati di riferimento, secondo il criterio dell’offerta economica più vantaggiosa. Alla Saga (società regionale dell’aeroporto d’Abruzzo) del presidente Nicola Mattoscio, ad esempio, non dispiacerebbe inserire destinazioni che farebbero comodo agli operatori turistici: Monaco (che però non è raggiunta da Ryanair), Berlino, e in Italia, Catania e il solito pallino di Roma che garantirebbe il collegamento con l’hub di Fiumicino. La “chiave” della trattativa è intorno all’offerta economica che la Regione ha concretizzato alla luce della recente normativa europea sugli aiuti di Stato . Un modello di sostegno al traffico aereo che ha indicato nel Piem (Principio dell’investitore in una economia di mercato) la strada maestra da seguire. La Saga deve cioé agire come un imprenditore privato che fa i suoi interessi, calcolando in anticipo quale risultato può ottenere dall’ investimento. Deve sapere cioé che investendo ad esempio 10 guadagnerebbe almeno 11. Solo in questo modo i contributi assegnati non saranno considerati dall’Europa aiuti di Stato, dunque illegittimi. La Procura di Pescara sta cercando di appurare se questa strategia sia stata seguita anche nel passato. Secondo Armando Foschi dell'Associazione “Pescara - Mi piace”, ieri la polizia giudiziaria ha acquisito altri documenti alla Saga. «A questo punto», si legge su una nota, « chiediamo se oggetto delle verifiche sono i bilanci della società che ha sempre avuto bisogno di liquidità fresca in cassa, puntualmente arrivata dagli Enti pubblici, e sui crediti non riscossi che, sembrerebbe arrivare fino a 11milioni di euro».

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