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Pescara, 25/07/2024
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Data: 06/08/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
D'Alessandro: «Ogni nostro risultato vale la legislatura ma ci giochiamo tutto su aeroporto e mobilità veloce»

L'AQUILA Sanità, riforma del trasporto pubblico locale, porti, caso Ryanair, masterplan, Ombrina: «Questioni che, anche solo singolarmente, varrebbero una legislatura». All'indomani della risoluzione della querelle sulla permanenza della compagnia irlandese all'aeroporto di Pescara, l'ex sottosegretario alla Presidenza della Regione Camillo D'Alessandro allarga l'orizzonte e traccia un bilancio dei due anni di governo D'Alfonso. «Abbiamo stretto alleanze su tre grandi questioni dice il consigliere pd -: sull'aeroporto, con le Regioni che avevano un contratto in scadenza, come la Sardegna; con le Regioni adriatiche per l'ingresso nelle reti Ten-T (la rete transeuropea dei trasporti, ndr); con il Lazio per l'autorità portuale, incassando la norma che dovrà portarci al decreto di modifica della riforma (nell'ottica dell'ingresso nel sistema di Civitavecchia, ndr); per il provvedimento su Ombrina». D'Alessandro ne fa una questione di leadership, prima di tutto: «D'Alfonso è stimato in Italia e in Europa, non odia il lavoro, non odia le istituzioni, utilizza il potere per far arrivare i risultati e risolvere i problemi». Proprio sui problemi arriva una stoccata politica: «Abbiamo assistito a chi quei problemi li esalta, nell'attesa che accada la disgrazia, come i Cinque Stelle. C'è chi invece tende a sperare che non si risolvano, come il centrodestra. E infine c'è chi lavora per l'Abruzzo. È una modalità nuova di lavoro, sconosciuta da troppi anni, ma parte integrante della migliore tradizione abruzzese, all'inizio degli anni '70, con giganti in Regione e al governo nazionale. Oggi noi ri-assistiamo, con umiltà, alla riaffermazione di una classe dirigente che conta su ogni tavolo».
SNODILa partita più importante, secondo D'Alessandro, si gioca ancora sulla mobilità veloce, sui trasporti. «Dobbiamo confrontarci con l'Europa, in particolare sull'aeroporto dice ma non vinceremo pietendo, né con l'approccio di Regione Fontamara. Non siamo più Fontamara da tanto tempo. Quando siamo usciti dall'Obiettivo 1 qui non c'era nulla. Da una Regione finanziata si è passati a una Regione senza finanziamenti. Era presidente Falconio e alleò le Regioni in uscita dall'Obiettivo 1, riuscendo a inventarsi una exit strategy morbida, l'Obiettivo 2. Oggi in Europa dobbiamo agire allo stesso modo. La domanda è: esiste uno spazio comune europeo che ha gli stessi diritti sulla mobilità? Se ci sono parti d'Europa che non sono connesse, né con l'alta velocità ferroviaria né con gli aeroporti, manca per milioni di europei il diritto alla mobilità veloce. Vogliamo aprire questo dibattito: in Abruzzo, senza l'aeroporto, si aggraverebbe una situazione già privata dell'alta velocità ferroviaria. Queste sono macroquestioni che vanno oltre l'Abruzzo».
Di qui, l'appello ai parlamentari europei: «Ci aspettiamo battaglia su questo. L'Abruzzo è Europa, abbiamo il diritto alla mobilità veloce. Se c'è uno scalo aeroportuale non si può considerare aiuto di Stato l'intervento che risolve questi problemi». «Il centrodestra ha avuto 66 mesi di governo dice D'Alessandro e ha lasciato morti sul campo, ad esempio su Ombrina e sulle autorità portuali per cui avevano fatto l'intesa su Taranto. Il nostro lavoro è irripetibile. Si è lavorato così per anni, accettando passivamente i problemi. Qui siamo di fronte a un cambiamento epocale».

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