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Pescara, 25/07/2024
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Data: 07/08/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Scontro fra treni in Puglia, la pm lascia il caso

TRANI Lascia il caso. Ha resistito un giorno difendendo la «correttezza»del proprio operato, ma l'immediata reazione del Csm, le polemiche sul web, la pressione mediatica e verosimilmente anche quella proveniente dalla sua stessa Procura, hanno indotto la pm di Trani Simona Merra a decidere di tirarsi fuori dall'inchiesta sul disastro ferroviario del 12 luglio scorso sulla tratta Andria-Corato. Al centro della vicenda ci sono le foto che la ritraggono ad una festa estiva, mentre sorridente accetta un bacio simulato al piede dall'avvocato Leonardo De Cesare, difensore del capostazione tra gli indagati per la strage che ha provocato la morte di 23 persone e il ferimento di decine di altre.
«GESTO RESPONSABILE»
La foto, che come hanno spiegato l'altro ieri Merra e De Cesare, riguarda una «goliardata» ad una festa estiva nel 2013 a casa di una amica comune, ha suscitato l'indignazione e la protesta di Daniela Castellano, figlia di una delle vittime dello schianto che si è chiesta se la familiarità tra la pm e il legale non inquinasse l'indagine. Ed è subito finita anche all'attenzione del Csm, che ha avviato accertamenti, del procuratore generale della Cassazione, titolare dell'azione disciplinare e naturalmente anche del capo della Procura di Trani, il facente funzioni Francesco Giannella.
È stato proprio quest'ultimo a dare ieri l'annuncio della decisione presa dal opm Merra «responsabilmente e per desiderio di riportare serenità attorno alla vicenda». «Pur ribadendo la propria correttezza nella conduzione delle indagini - ha spiegato Giannella - la dottoressa Merra ha deciso di astenersi dall'ulteriore trattazione del procedimento». Ieri, inoltre, sono spuntate anche altre immagini insieme l pm e e del legale che difende il capostazione indagato per la strage.
IL POOL DI MAGISTRATI
La magistrata, che era di turno quando avvenne lo scontro fra i treni in Puglia, indagava sulla vicenda con un pool di altri quattro magistrati. Su questo fa leva il procuratore Giannella per rassicurare «quanti soffrono le conseguenze della terribile vicenda, che le indagini sono state fin qui condotte e continueranno ad essere condotte nella più rigorosa imparzialità e trasparenza», in quanto «ogni iniziativa investigativa, atto e provvedimento del procedimento è stato adottato e sarà adottato collegialmente dai magistrati contitolari dell'indagine, coordinati in prima persona dal Procuratore stesso».
LE REAZIONI
Dal Csm nessuna reazione ufficiale alla decisione del giudice di lasciare l'inchiesta sullo scontro fra i treni ma, a quanto si apprende negli ambienti giudiziari, c'è soddisfazione per la scelta responsabile della pm. Soddisfatta degli esiti della sua denuncia Daniela Castellano che, dopo avere postato su Facebook la notizia della decisione della magistrata, ha commentato: «Per la giustizia...quella vera. Per i 23 angeli...». Il giorno prima, invece, sempre su Facebook aveva postato le foto della festa, con con commento più duro: «Come possiamo avere giustizia per i nostri cari?»

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