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Pescara, 25/07/2024
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Data: 08/08/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Porti, Pescara e Civitavecchia preparano il “matrimonio”

L’AQUILA La Regione tira dritto nonostante la riforma delle autorità portuali, sancita dal Governo, abbia per il momento congelato l’ipotesi di annessione di Ortona e Pescara al sistema di Civitavecchia. E nonostante Pasqualino Monti, sponsor del “matrimonio” con Pescara, stia per lasciare l’Autority di Civitavecchia. Il governatore Luciano D’Alfonso ha annunciato che sono maturi i tempi per far valere l’emendamento, approvato in conferenza Stato-Regioni, per chiedere la modifica della riforma. Cosa che avverrà a breve scadenza. I tecnici dell’ente, Antonio Nervegna ed Euclide Di Pretoro, nel frattempo hanno ribadito le ragioni che spingono l’Abruzzo verso il Lazio: «In questo quadro – dicono – si sono ottenuti già due risultati determinanti: il prolungamento del corridoio Ten-t Baltico-Adriatico, fino a comprendere l’Abruzzo e, quindi, Ortona e Pescara; l’introduzione di un emendamento al decreto sulla riforma della portualità e della logistica, approvato giovedì 28 luglio al Consiglio dei Ministri che, all’articolo 6 al comma 2bis, prevede il passaggio da un sistema di Autorità (Ancona) ad un altro (Civitavecchia Porti di Roma), a condizione che la regione ricevente sia d’accordo. Intanto, Ortona e Pescara, per il loro status di “porto di interesse nazionale”, per la prima volta, sono entrati a far parte di un sistema di autorità portuale». Di Pretoro e Nervegna hanno anche voluto sottolineare con forza il perché della scelta: «Il progetto “Ortona-Civitavecchia”, che non è né di destra né di sinistra, ha scalato e superato tutte le istanze istituzionali, imprenditoriali e di confronto con i cittadini: è questo un progetto di sviluppo economico per l’Abruzzo e per Ortona che ci collega strutturalmente al secondo mercato d’Italia, che è Roma, e all’area metropolitana di Napoli. La piattaforma logistica Civitavecchia-Ortona privilegia il criterio della complementarietà dei porti e del coinvolgimento dei territori interni di Lazio e Abruzzo, con reciprocità di interessi e partecipazione paritaria. Al contrario, la permanenza nel sistema di Autorità Portuale di Ancora, ci collocherebbe in posizione subalterna e concorrenziale, considerato che andremmo ad operare sullo stesso mercato».

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