PESCARA «Ci appelliamo al presidente di Anav Abruzzo (l’associazione che rappresenta le imprese private di tpl) affinché con un suo intervento ponga fine a questa assurda incongruenza»: sono i segretari regionali di Uil, Cgil e Cisl dei trasporti a prendere posizione contro gli 8 milioni di euro sottratti al sistema del Tpl abruzzese a seguito della penalità inflitta dal governo 8 milioni all'Abruzzo a causa dei risultati-obiettivo non raggiunti negli anni scorsi nel confronto tra costi e ricavi. La penalità influisce sulla legge sui trasporti che prevede il taglio del 5% degli attuali chilometri ad esclusione del Comune di L'Aquila; aumenti fino al 15 per cento dei prezzi dei titoli di viaggio (biglietti e abbonamenti) eccetto che per i comuni delle aree interne (max il 5%) per i disoccupati/inoccupati iscritti ai Centri per l’impiego (abbattimento del 50% del costo dei titoli di viaggio) e per gli studenti. Per questi ultimi in particolare la norma prevede l’esenzione totale degli abbonamenti per coloro che hanno un reddito Isee familiare inferiore a 15mila euro: la misura riguarda circa 5mila studenti. In questo caso si procederà alla definizione di una graduatoria fino alla concorrenza della somma stanziata pari a 1 milione di euro. I sindacati sostengono che non sia giusto che gli abruzzesi paghino sic et simpliciter perché « sui dati certificati delle aziende c'è assoluta mancanza di trasparenza». «Ci sono ombre in merito ai criteri di determinazione», aggiungono, «infatti gli unici dati certi ed ufficiali sono quelli resi noti da Tua. Non ci si può appellare alla privacy se a pagare le conseguenze sono i cittadini abruzzesi. Per le altre 50 aziende di trasporto, siano esse pubbliche o private, il dato è invece sorprendentemente ed incredibilmente “top secret”».