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Pescara, 25/07/2024
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Data: 13/08/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
«Trovati i 18 milioni» Atac non taglierà più le corse della metro A

Salvata in calcio d'angolo: l'Atac riceverà i 18 milioni di euro necessari a evitare il collasso del trasporto pubblico sulla linea A della metropolitana il prossimo settembre. Nella riunione straordinaria, che ieri ha chiamato a raccolta gli assessori della giunta Raggi, è stata approvata la richiesta del direttore generale dell'azienda municipalizzata dei trasporti, Marco Rettighieri, che solo qualche giorno fa aveva inviato una lettera di fuoco alla sindaca, minacciando persino le dimissioni, qualora il Campidoglio non fosse riuscito a risolvere un'impasse che si protrae da mesi. La somma, come ha spiegato l'assessore al Bilancio, Marcello Minenna è stata reperita «grazie all'operazione di pulizia del bilancio che avevo annunciato durante l'assestamento di luglio».
IL PERICOLO
«Sarà così evitato ha concluso Minenna il rischio di un settembre nero nella Capitale con una metro A ridotta causa mancata manutenzione». Anche il sindaco Virginia Raggi («La prossima settimana andrò via 4 giorni insieme a mio figlio», fa sapere) ha tenuto a precisare: «I trasporti, sono molto critici ma secondo me non ci sarà alcun settembre nero. La metro riprenderà il servizio con tutti i treni». Il rischio, infatti, denunciato a gran voce proprio dal dg di Atac, Rettighieri, soltanto pochi giorni fa, era quello di far implodere un sistema già al collasso. L'azienda pubblica di trasporti conta oltre 12mila dipendenti e annovera un debito da capogiro di ben 1,3 miliardi di euro. Senza contare gli enormi problemi che ha per il servizio su gomma con autobus sgangherati e vetusti, proprio la metro rischiava di impaludarsi senza l'avvio dei lavori di ristrutturazione e manutenzione entro Ferragosto.
GLI INTERVENTI
Nel complesso per sistemare l'intera rete sotterranea di trasporti servono circa 58 milioni di euro. O almeno, questa era la cifra che il Campidoglio aveva promesso di stanziare mesi fa. Poi sono subentrate le elezioni e i fondi, come ha dichiarato la sindaca, «spariti». La giunta pentastellata avrebbe potuto inserire queste risorse nell'assestamento di bilancio approvato a fine luglio, ma proprio l'assessore ai Trasporti Linda Meleo aveva tentato un piano B: una manovra bancaria, con tanto di delibera al seguito, per far chiedere ad Atac un nuovo prestito. Prestito che le banche - considerati i rientri (enormi) che devono ancora ricevere - hanno negato. Così, ieri per evitare il caos, tramite la pulizia di bilancio, è stata sbloccata la prima tranche da 18 milioni che permetterà l'avvio dei primi cantieri. Una decisione che non solo fa ripartire l'azienda di trasporti ma che decreta anche la tregua tra Campidoglio e vertici Atac. «C'è fiducia in Rettighieri ha spiegato l'assessore alla Mobilità, Meleo e quest'azione, (ossia il reperimento delle risorse) lo dimostra». I lavori, come ha specificato sempre la Meleo al termine della riunione straordinaria di ieri, dureranno circa «20 giorni, inizieranno subito e saranno fatti di notte, quindi non ci sarà nessuna interruzione del servizio». Con l'obiettivo di avere - prima o poi - binari e mezzi all'altezza di una grande capitale europea. Infine una stoccata: «E' un impegno importante ha concluso l'assessore ai Trasporti che ci siamo sentiti di prendere nonostante i tentativi maldestri dei vecchi partiti di voler privatizzare l'azienda, solo dopo averla ridotta al collasso, Atac resterà pubblica». Ieri poi, l'azienda ha incontrato i sindacati ma «alcune sigle si sono presentate all'incontro con un atteggiamento ostile e preconcetto, con l'unico obiettivo pretestuoso di far saltare il tavolo senza procedere al confronto sui contenuti. E questo nonostante la disponibilità dell'azienda ad aprirsi ad un percorso costruttivo», fa sapere Atac in una nota.

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