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Pescara, 25/07/2024
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Data: 21/08/2016
Testata giornalistica: Il Centro
I voli ci sono ora servono i passeggeri di Mauro Tedeschini

È difficile anche per i tanti detrattori di Luciano D’Alfonso negare che il braccio di ferro per la sopravvivenza dell’aeroporto d’Abruzzo si sia risolto in un successo. In fin dei conti è grazie al pressing di questa piccola regione che la grande Ryanair è riuscita a far cancellare dal governo la tassa sui passeggeri che tanto aveva irritato il colosso del low cost. Un lavoro che gli irlandesi hanno ricompensato non solo annullando la cancellazione dei voli da e per Pescara, ma aggiungendo nuovi collegamenti con Cracovia e Copenaghen. A raffreddare i facili entusiasmi, arrivano però i dati su una stagione turistica tutt’altro che esaltante: mentre quasi tutta l’Italia segna incrementi di presenze a due cifre, grazie anche alle tensioni sulla sicurezza che affliggono grandi aree come il nord Africa e la stessa Francia, l’Abruzzo arranca attorno alla crescita zero, azzoppata da un mare a tratti ancora sporco e da un’offerta complessiva che non riesce a forare il muro dell’indifferenza. Tutto questo mentre la vicina Puglia macina un altro anno record, con turisti in arrivo da tutt’Europa e spiagge affollate come a Rimini. E non è un caso se i più robusti imprenditori abruzzesi, come i Maresca, investono tutto proprio sulla Puglia, tralasciando la loro triste regione. Inutile ora piangere sul latte versato: servono idee e soldi (nell’ordine) per dare all’Abruzzo un’attrattività che finora non ha mai avuto, tenendo ben presente che il turismo è uno dei pochi settori in cui la crescita dei fatturati comporta aumenti di posti di lavoro: un robot può sostituire un operaio in fabbrica, ma difficilmente potrà prendere il posto del cameriere al ristorante o del portiere d’albergo. Senza un flusso adeguato di turisti in arrivo, anche l’aeroporto rischia di rimanere un’anatra zoppa, che serve sì a portare gli abruzzesi in giro per il mondo (cosa fondamentale), ma perde un’occasione storica per crescere e consolidarsi.Meditate, gente, meditate. E buona domenica a tutti.

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