«I giovani vastesi emigrano, Angelo Pollutri invece viene nominato nello staff del sindaco», è l'attacco di Vincenzo Suriani (Fratelli d'Italia) che promette battaglia in consiglio comunale. Oggetto del contendere è la nomina dell'ex sindaco di Cupello, esponente del Pd e organizzatore della vincente campagna elettorale del centrosinistra vastese, all'interno dello staff di Francesco Menna. «Questo atto in particolare è palesemente illegittimo e inopportuno. Pollutri è beneficiario di un altro incarico politico, poiché lo scorso mese di gennaio è stato nominato presidente di Autoservizi Cerella-Arpa 2, società di trasporti pubblici controllata dalla Regione». Suriani cita il decreto legislativo 165/200: «l'impiegato pubblico non può, tra le altre cose, accettare cariche in società costituite a fine di lucro». La querelle politica approderà nella prossima seduta dell'assise civica; intanto per la prima volta da quando lo stesso Suriani chiese lo stop per la nomina sulla quale circolavano già indiscrezioni, il diretto interessato interviene nella querelle. «Essere componenti del consiglio d'amministrazione precisa Pollutri non è uguale a essere impiegati della struttura. I sindaci di tutta Italia hanno diritto ad avere al proprio fianco soggetti e figure di fiducia inquadrate come personale a staff. I componenti dello staff, paragonati a dipendenti pubblici, non sono incompatibili col ruolo di componenti di cda. Lo staff del Comune di Vasto costa molto meno di altre città, basti pensare che gli assegni mensili ad personam corrisposti allo staff del sindaco ammontano a 3mila 600 euro totali». L'ex primo cittadino cupellese, con un passato da dipendente Pilkington, ora conduce un'attività di ristorazione in città e non ci sta a passare per chi toglie lavoro ai giovani: «Non sono mai stato ricco e non mi sono arricchito con la politica. Conosco il valore del sudore della fronte. I miei compensi sono pubblici e i miei incarichi temporanei, quindi continuerò a vivere assumendomi i miei rischi».