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Pescara, 25/07/2024
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Data: 02/09/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Legge di Stabilità, Ires e Iri al 24%. Renzi: «Continueremo ad abbassare le tasse». Accordo Confindustria-sindacati su aree crisi

ROMA L’unica ricetta per rimettere in moto l’Italia è quella di tagliare le tasse. Una strada che il governo ha imboccato fin dai suoi primi provvedimenti e che proseguirà anche nel 2017. Matteo Renzi rivendica i risultati ottenuti nei primi due anni e mezzo alla guida del Paese e, ai microfoni di Rtl, annuncia qualche novità in arrivo con la nuova legge di Bilancio, a partire dall’introduzione dell’Iri per le imprese individuali, che, così come la gemella Ires, sarà del 24% e dal canone Rai, che sarà ritoccato al ribasso anche nel 2017. L’obiettivo resta sempre quello di risollevare il Pil che, assicura il premier, avrà segno positivo anche nel secondo trimestre, nonostante nella prima stima agostana l’Istat aveva indicato per aprile-giugno crescita zero. «Penso - ha detto Renzi - che ci sarà un segno positivo perché ad esempio i servizi sono aumentati e quindi è probabile l’aumento». Un primo punto con i ministri (tra gli altri Pier Carlo Padoan e Carlo Calenda) è stato fatto a Palazzo Chigi, per tirare le fila dopo la pausa estiva e cercare di individuare con chiarezza le priorità. «Sul lavoro - ha annunciato Renzi - continueremo ad abbassare le tasse, il prossimo anno porteremo l’Ires al 24 per cento per le società di capitale», intervento questo già previsto e scontato a bilancio, ma sarà introdotta, sempre al 24% anche «l’Iri per le società di persone». La tassazione agevolata per il reddito imprenditoriale lasciato in azienda è una misura molto attesa da un esercito di almeno mezzo milione di piccole imprese, che la stanno aspettando dall’attuazione della delega fiscale. Rimasta “lettera morta” perché molto onerosa (oscillerebbe tra i 7 e gli 800 milioni) la misura entrerà, a questo punto, nel menù della nuova legge di Bilancio. Un menù che comprenderà anche, stando alle parole di Renzi, nuovi interventi «sui lavoratori autonomi, per dare certezza soprattutto ai giovani» e sulla «produttività». Poi, «piano piano - ha garantito - interverremo anche per ridurre in modo strutturale il costo del lavoro». Intanto sindacati e Confindustria hanno sottoscritto un documento sulle politiche del lavoro nelle aree di crisi e a valere sugli ammortizzatori sociali. La proposta è stata inviata al governo. Nelle imprese interessate da Cigs con esuberi si propone, tramite accordo sindacale, un piano operativo di ricollocazione per favorire formazione e ricollocazione dei lavoratori già durante il periodo di cassa integrazione. Per formazione e outplacement è previsto l’utilizzo dei fondi interprofessionali.

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