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Pescara, 25/07/2024
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Data: 03/09/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Sindacalista muore in moto dopo la festa. Il dolore dei colleghi: era un combattente sempre in prima linea per la difesa dei lavoratori. Domani alle 15 i funerali a Lettopalena. A Pescara viveva in via Boccaccio, oggi il ritorno in paese. Per la Sevel è il secondo lutto in pochi giorni (l'articolo in pdf)

PESCARA È bastato un attimo. E il sorriso di Diego Rodrigo Del Monaco, 42 anni, operaio della Sevel e delegato della Fiom Cgil, si è spento per sempre. L'altra notte, verso le 2, era alla guida di una moto quando ha perso improvvisamente il controllo del mezzo ed è finito a terra. Per lui non c'è stato niente da fare. Lo schianto è stato talmente violento che a nulla è servito l'intervento dei soccorritori del 118. È successo sulla riviera nord, all'altezza di via Solferino, e la dinamica esatta è allo studio della polizia Stradale, diretta da Silvia Conti, che ha raggiunto personalmente la zona dell’incidente, insieme alla pattuglia di Pescara, quando ha saputo della tragedia. Una prima ma non definitiva ricostruzione della tragedia arriva proprio dalla polizia, che sta cercando di capire le cause di questo terribile incidente e sta mettendo insieme tutti gli elementi, quelli già raccolti sul posto e quelli ancora da raccogliere, anche attraverso l'esame esterno del corpo di Diego, effettuato ieri in obitorio prima della restituzione ai parenti, per i funerali. Del Monaco, per la Polstrada, stava percorrendo la riviera in direzione di Montesilvano alla guida di una Honda Shadow VT 750 Custom quando il mezzo ha scarrocciato e il conducente (che indossava il casco) è stato disarcionato, finendo sull’asfalto. La moto ha proseguito la corsa in avanti e ha urtato un piccolo Suv, che precedeva la Honda e si stava spostando verso nord. Il veicolo è stato raggiunto dalla moto all’altezza del gancio di traino, riportando dei danni non gravi e il francese che era alla guida non si è accorto della caduta del 42enne, ma ha solo sentito il botto. Un testimone, invece, avrebbe visto tutto e potrebbe essere proprio lui a fornire degli elementi di chiarezza alla Polstrada. Sono tanti gli interrogativi a cui rispondere nelle prossime ore, ad esempio sulla velocità della moto e sul motivo per cui il conducente ha perso improvvisamente il controllo ed è da chiarire anche se Del Monaco abbia urtato o meno uno dei paletti posizionati sulle “isole” realizzate a nord e sud delle strisce pedonali disegnate in quel punto della riviera. Dopo la terribile caduta sono stati allertati i soccorsi, il personale del 118 ha raggiunto il luogo dell'incidente ma per l’operaio della Sevel non c'erano più speranze. Il suo cuore si era già fermato. Il 42enne, componente della segreteria regionale della Cgil, aveva trascorso una parte della serata a Villa de Riseis, alla festa di Sinistra Italiana: un appuntamento a cui non aveva voluto mancare, considerata la presenza di Maurizio Landini. Poi, a quanto pare, aveva un altro appuntamento, in uno stabilimento balneare. La notizia della morte dell’operaio ha scosso tutti profondamente, nel partito e in Cgil. Gianni Melilla, deputato di Sinistra Italiana, parla di lui come di «un operaio che credeva con passione e onestà nei diritti del lavoro e si batteva con il suo sindacato nella più grande fabbrica abruzzese». Un giudizio condiviso pienamente anche a Lettopalena, il paese dove risiedeva, anche se viveva a Pescara da circa un anno, in via Boccaccio. «Era gentile, sempre pronto a portare avanti delle battaglie per i più deboli e a dare una mano a chi ne aveva bisogno», dicono a Lettopalena, dove l'operaio nato e cresciuto a Buenos Aires ha vissuto con il papà Bruno, la mamma Mirta Prestin, argentina, e il fratello minore Ariel Aleandro. La Rsa Fiom Cgil della Sevel saluta «il compagno Diego» ricordandolo come «un vero combattente, sempre in prima linea in ogni iniziativa per la difesa dei lavoratori, punto di riferimento nel turno di notte, concreto e deciso. Preferiva sostituire alle parole l'azione». «Un grande ragazzo con un cuore nobile», scrive un amico su Facebook salutandolo per l’ultima volta.


Domani alle 15 i funerali a Lettopalena.A Pescara viveva in via Boccaccio, oggi il ritorno in paese. Per la Sevel è il secondo lutto in pochi giorni

PESCARA «Lo ricorderò con un grande militante, che si è speso sempre per il bene della nostra organizzazione e dei lavoratori». Sono le parole di Davide Labrozzi, segretario generale della Fiom Cgil di Chieti, che aveva un «ottimo rapporto» con Diego Rodrigo Del Monaco, l’operaio della Sevel di Atessa e Rsa della Fiom Cgil morto l’altra notte a Pescara in un incidente stradale sulla riviera nord. Il legame tra i due non era solo professionale, ma anche di amicizia e Labrozzi parla del 42enne scomparso come di una persona «sempre impegnatissima sul fronte sindacale, sempre presente in azienda. Teneva molto a quello che faceva». Da qualche tempo Del Monaco, cresciuto a Lettopalena, si era trasferito a Pescara, in via Boccaccio, ed era riuscito subito a circondarsi di tantissimi amici, essendo un uomo «solare, sempre disponibile». Era entrato da circa un decennio in Sevel e da sei o sette anni aveva deciso di impegnarsi in campo sindacale, conquistando la fiducia e la stima di tutti «per la grinta, l’impegno e anche la capacità di sdrammatizzare» che lo caratterizzavano. Due sere fa Del Monaco era stato a Villa de Riseis, sul lungomare, per partecipare alla festa di Sinistra italiana. Era arrivato in bici e così era andato via per poi tornare a casa, a prendere la moto e dirigersi ad un appuntamento, forse con degli amici. Ha trovato la morte verso le 2 sul lungomare proprio in sella alla sua Honda. Dalla tarda mattinata di oggi parenti e amici potranno salutarlo per l’ultima volta a casa, a Lettopalena, dove la famiglia ha deciso di riportarlo prima dei funerali, che si terranno domani alle 15 nella chiesa di San Nicola, sempre a Lettopalena. Il 42enne è il secondo operaio della Sevel scomparso in poche ore. Nei giorni scorsi, sempre a seguito di un incidente stradale, è morta Daniela Martorella, di Bomba, 37 anni, madre di due bambini, che ha donato cornee e cuore. Lo schianto in cui è rimasta coinvolta è avvenuto sulla Fondovalle Sangro mentre stava tornando a casa dopo un turno lavorativo notturno. Viaggiava su una Renault Clio quando un paio di cinghiali hanno attraversato la strada, o forse stavano per farlo. Il conducente ha cercato di evitare l’impatto, ma è finito contro un’auto che arrivava sulla corsia opposta.

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