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Pescara, 25/07/2024
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Data: 03/09/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Mazzoncini: «Piano Fs a fine mese con quotazione e sfida sull’estero»

ROMA Agenda fitta per Renato Mazzoncini, ilnumero uno di Fs, che a fine settembre, conferma dal Workshop Ambrosetti di Cernobbio, presenterà il piano industriale del gruppo. Con il capitolo quotazione, certo, ma anche con obiettivi precisi di crescita all’estero. Nel mirino c’è Londra, dice Mazzoncini, in particolare l’asse Londra-Edimburgo, messa a gara nel Regno Unito, attualmente gestita da Virgin, e alla Milano-Zurigo-Francoforte. Del resto il terreno è un po’ spianato, dopo la recente acquisizione delle Ferrovie greche. «Il 7 settembre firmeremo il contratto», ha detto riferendosi ad Atene, con cui sono previsti «alcuni mesi di co-gestione fino all’inizio di gennaio », poi «ci sarà il conferimento materiale delle azioni». In particolare per la Londra- Edimburgo, le ferrovie italiane partecipano alla gara «in associazione con una impresa inglese », spiega il manager precisando che «siamo l’unica società non britannica ammessa a partecipare ». Il gruppo poi si sta attrezzando per la liberalizzazione in Europa «dal 2020 con il 4/o pacchetto europeo approvato di recente». «Stiamo individuando relazioni con altri Paesi - ha detto - e sarebbe la Parigi-Bruxelles ». Mazzoncini ha poi ricordato l’accordo chiuso con le Ferrovie tedesche (Db) e quelle svizzere (Ffs). Quanto alla quotazione in Borsa, «un mezzo e non un fine », sarà una questione «più di perimetro che di tempi» ma sono esclusi scorpori di società fuori dal gruppo. E per l’integrazione con Anas? È stato «superato un primo gradino tecnico importante ». Di fatto, è stata trovata una «soluzione tecnica sulle remunerazioni dei due gruppi» per evitare che la società stradale possa «riportare le Fs, che realizzano oltre il 50% dei ricavi sul mercato, nell’alveo della pubblica amministrazione», che contempla invece maggiori ricavi da sovvenzioni pubbliche.
IN 10 ANNI Tornando al piano industriale, «sarà decennale, in due fasi, 5 più 5» ed articolato su più fronti, tra cui «l’intermodalità tra le varie forme di trasporto» e la «ristrutturazione del comparto merci», per realizzare «treni lunghi 750 metri nei terminal di Milano Smistamento, Piacenza e Brescia», in grado di sfruttare «le potenzialità del nuovo Gottardo e, quando sarà ultimato, il Monteceneri ». Entrambi sono in territorio elvetico, main Italia «procedono gli adeguamenti infrastrutturali e prevediamo di concluderli entro il 2020». «Al recente incontro trilaterale con Svizzera e Germania - ha aggiunto l’ad - gli svizzeri hanno apprezzato i nostri lavori e tirato le orecchie ai tedeschi».

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