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Pescara, 25/07/2024
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Data: 04/09/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Bus, l'Alto Sangro protesta per la stangata

L'AQUILA La storia è quella dei due polli, quella della media insomma, che però, dicono i residenti dell'Alto Sangro «a noi ci lascia sempre a digiuno». Perché qui, tra i monti tra Abruzzo e Molise, il decreto Barca non ha previsto la classificazione di aree interne e quindi dall'altro giorno gli aumenti del trasporto pubblico sono scattati nella fascia più alta. I 20-30 euro di aumento medio, annunciati dal consigliere Camillo D'Alessandro, qui è diventato il doppio.
«Ora spendo 400 euro di abbonamento per mandare mio figlio a scuola da Civitella Alfedena a Castel di Sangro, 60 in più dello scorso anno dice la signora Lucia il prossimo anno che alle superiori andrà anche l'altro figlio dovrò accendere un mutuo».
DISTANZE
C'è chi, tra l'altro, paga ancora di più: «Anche 600 euro da Pescasseroli lamenta la consigliera Gloriana La Cesa a fronte di corse tagliate». L'aumento la signora Lucia non è riuscito ad evitarlo anche volendo: aveva fatto la tessera prima per poter sottoscrivere l'abbonamento entro il 31 agosto ed evitare il balzello, «ma stranamente il sistema non aveva caricato i miei dati fino al primo settembre. Inutile dire che online non si poteva fare». E le esenzioni previste dalla nuova legge approvata ad agosto, non aiutano più di tanto: «Le domande devono essere presentate entro il 10 settembre per avere le esenzioni fa notare Franco Rolandi, della Cgil trasporti ma solo per avere la documentazione Isee necessaria, occorre una settimana da parte dell'Inps. E poi c'è il caso degli studenti universitari che stanno ancora facendo le prove di ammissione e che quindi non faranno in tempo ad indicare la tratta per la quale devono abbonarsi. Serve una proroga».
D'Alessandro non la esclude: «Vedremo la prossima settimana se sarà il caso di farla spiega -. Per gli aumenti, invece, sottolineo che sono stati proporzionati ai chilometri percorsi. Certo qualcosa si potrà rivedere, come ad esempio delle agevolazioni per chi ha più di un figlio da far viaggiare, ma non per quest'anno».
«E' evidente che Tua vuole fare cassa con quest'operazione continua Rolandi non si spiega sennò il perché l'aumento ci sia stato solo sugli abbonamenti e non sui biglietti ordinari».

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