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Data: 04/09/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Atac, l'autunno caldo dei nuovi vertici

È ancora buio sul successore di Marco Rettighieri, l'ormai ex diggì Atac. L'azienda partecipata dei trasporti più grande d'Italia resta senza guida dopo l'addio del direttore generale che ha tentato di rivoluzionare il colosso anche a colpi di esposti in Procura. Nonostante la scelta dell'amministratore unico (l'ingegnere nucleare Manuel Fantasia), la poltrona di direttore generale, figura che svolge il ruolo operativo, è ancora vuota a pochi giorni dalla riapertura delle scuole. Una corsa contro il tempo per il Campidoglio, mentre resta lunga la lista di problemi irrisolti che fa presagire un autunno nero per i trasporti che sono a rischio caos: guasti a bus e tram ormai vetusti (l'età media è di 10 e 32 anni rispettivamente), un debito enorme verso i fornitori dei pezzi di ricambio, 150 nuovi mezzi che dovrebbero arrivare soltanto a marzo, il ritardo nell'avvio del piano di manutenzione della Metro A che porterà a un servizio all'85% del totale (senza considerare i guasti estemporanei, quelli che i pendolari vivono ogni giorno).
RISCHIO CAOS
A 24 ore dalla raffica di dimissioni che ha travolto il Campidoglio a Cinque Stelle è arrivata la nomina (non ancora formalizzata) dell'amministratore unico Fantasia. Ma dovrà essere il nuovo direttore generale (non ancora scelto) a sbrogliare i nodi che attanagliano Atac e che mettono a rischio il trasporto pubblico capitolino. Partiamo dai guasti ai bus: ogni giorno i pendolari restano senza 600 mezzi circa. Tradotto: attese di oltre un'ora e vagoni stracolmi. Il parco dei bus è di 1.920, ma dai depositi escono soltanto 1.303 vetture. Le altre restano nelle officine, in attesa di pezzi di ricambio o per lavorazioni varie. Pezzi di ricambio che difficilmente arriveranno: il debito di Atac verso fornitori e banche ammonta a 1,3 miliardi. Secondo una recente informativa aziendale, inoltre, a causa dei guasti il numero dei bus si ridurrà ulteriormente del 10%.
GUASTI E MANUTENZIONE
Sfuma anche il sogno di veder rimpolpata a breve la flotta dei bus con i 150 nuovi mezzi che avrebbero dovuto alleviare gli incubi dei pendolari già da novembre (inizio Giubileo): arriveranno soltanto a marzo. Niente nuovi bus quindi in coincidenza con l'apertura delle scuole, mentre la città torna a essere a pieno regime.
Non si viene rassicurati se si passa al bollettino dei malanni della metro A. La notizia è pessima: la linea che quotidianamente trasporta 450.000 viaggerà all'85% delle sue potenzialità. La stima era stata fatta proprio del dg Rettighieri. La causa? Il ritardo nell'avvio dell'opera di manutenzione straordinaria che doveva ridurre i continui guasti. I 18 milioni di euro sono stati stanziati dal Campidoglio in ritardo, soltanto dopo Ferragosto. I lavori che dovevano partire a giugno, termineranno soltanto a settembre-ottobre così come aveva scritto in una lettera Rettighieri. Una percentuale che potrebbe aumentare considerando i guasti non previsti che ogni giorno coinvolgono la linea.
SENZA GUIDA
Scelto l'amministratore unico Fantasia, resta lo scoglio più scivoloso: il nome del direttore generale. Si pensa a una sorta di bando tra personale interno all'azienda (degli 11.771 impiegati, il 13% sono dirigenti, l'87% personale operativo). Tra le ipotesi a cui sta lavorando l'assessore capitolino ai Trasporti Linda Meleo c'è anche quella di un concorso internazionale. Fino all'esito del concorso, potrebbe esserci un dg ponte. La nomina verrà comunque fatta in accordo con tutta la squadra e con i consiglieri del M5S. Parlando di Fantasia, Meleo aveva fatto sapere: «Ci aiuterà ad attuare una vera e propria rivoluzione per quanto riguarda la bigliettazione». Si pensa alla Oyster Card Londra, niente contanti per salire sui vagoni.

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