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Data: 04/09/2016
Testata giornalistica: Prima da Noi
Superstrada L’Aquila-Amatrice, appalto da 61 mln a Toto dopo il contenzioso

L’AQUILA. Sarà Toto Costruzioni Generali a realizzare il quarto lotto della strada statale 260 “Picente”, Amatrice – Montereale - L’Aquila, il tratto di poco meno di 7 chilometri che va dallo svincolo di Marana allo svincolo di Cavallari.

Una strada attesa da anni e spesso oggetto di polemiche politiche e promesse elettorali. Adesso, dopo il sisma del 24 agosto scorso, diventa ancora più importante.
I primi due lotti sono stati già realizzati e inaugurati mentre il terzo lotto è stato bloccato per anni per carenza di fondi.
Adesso c’è il via libera per il quarto, al termine di un lungo contenzioso con il gruppo Astaldi, secondo gruppo di costruzioni italiano - dopo Impregilo - con 1 miliardo di fatturato annuo.
L’Anas ha aggiudicato martedì scorso in via definitiva al gruppo Toto il bando di gara da oltre 61 milioni (vinto con un ribasso a 41 milioni di euro) per la progettazione esecutiva e l’esecuzione dei lavori di ammodernamento dell’opera. La durata dei lavori è fissata in 1215 giorni, 120 dei quali per la redazione del progetto esecutivo e 1095 per l’esecuzione delle opere.
A maggio del 2014 l’Anas aveva pubblicato il bando di gara per appalto integrato dell’opera e il 29 settembre successivo aveva disposto l’aggiudicazione definitiva all’impresa Toto.
L’Impresa Astaldi, classificatasi prima, è stata invece esclusa dalla procedura a seguito di verifiche sull’offerta presentata e ha formulato ricorso al Tar L’Aquila. Un ricorso accolto con la sentenza numero 82/2016 del 27 gennaio scorso .
I giudici hanno dunque annullato il verbale della gara durante la quale era stata dichiarata anomala l’offerta presentata dalla Astaldi spa. Una anomalia dovuta a «connotati di incertezza e contraddittorietà» a causa della mancanza di una dimostrata disponibilità di una fresa necessaria alla realizzazione delle opere, oltre che per la presunta inidoneità del mezzo «alle occorrenze progettuali delineate nella proposta tecnica della stessa Astaldi».
Durante la stessa seduta l’Anas aveva quindi affidato in via provvisoria l’appalto alla diretta concorrente, l’impresa Toto Costruzioni Generali spa, aggiudicazione divenuta definitiva il 29 settembre.
Ma secondo il Tar la Astaldi ha dimostrato di potersi avvalere di una ditta intermediaria per la fornitura della fresa «alle condizioni tecnico-economiche e con le modalità di tempo e di luogo specificate nel preventivo, risultando così attestata l’effettività del macchinario indicato per il periodo necessario all’esecuzione dell’appalto; alcuna prescrizione della lettera di invito – si legge nella sentenza – imponeva ai concorrenti di dimostrare il titolo di proprietà di eventuali macchinari o attrezzature strumentali all’esecuzione dell’appalto».
Ma la società Toto si è affrettata a spiegare tramite i suoi legali che l’aggiudicazione restava valida, dal momento che i giudici amministrativi hanno rilevato il solo vizio che il provvedimento di esclusione di Astaldi era stato “convalidato dalla Commissione di gara, senza essere convalidato dall’organo Anas competente”, ma “la stessa sentenza del Tribunale non contiene però alcun dispositivo di riassegnazione della gara ad Astaldi, a svantaggio della Toto”.
Intanto l’Anas il 22 aprile scorso ha comunicato a tutti i concorrenti l’avvio del procedimento di annullamento, in via di autotutela, dell’aggiudicazione definitiva a Toto, formulando con successivo provvedimento del 13 giugno 2016 nuova aggiudicazione alla società Toto S.p.A. per tener conto dei rilievi formulati dal Tar.

IL PROGETTO
Il progetto interessa un tratto di circa 6,4 km della strada statale 260 Picente, dal km 12,340 dell’attuale statale a Sud di Marana, poco a valle della confluenza dell’Aterno con il fosso di Mezzo, sino all’innesto sulla Sp 106, vicino all’abitato di Piedicolle. Il tratto ricade nei comuni di Montereale, per circa 6 km, e di Capitignano. I lavori prevedono il miglioramento delle condizioni di servizio e di sicurezza del tratto stradale mediante l’adeguamento della sede stradale ai 9,5 metri previsti per le strade di categoria C2, con 2 corsie da 3,5 metri, una per senso di marcia, e banchine laterali pavimentate da 1,25 metri.
Le opere previste includono la realizzazione di un tratto in variante in corrispondenza dell’abitato di Marana -prevalentemente in galleria-, l’adeguamento dei restanti tratti di sede stradale esistente e la realizzazione di nuove rotatorie e innesti per il collegamento coi centri abitati.

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