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Data: 07/09/2016
Testata giornalistica: AbruzzoWeb
Sanità, autostrade e masterplan. I fronti caldi dell'autunno all'emiciclo. Il 13 settembre torna a riunirsi il consiglio regionale

L'AQUILA - Vacanze finite anche all’Emiciclo dopo la lunga pausa agostana. Il primo Consiglio regionale si terrà infatti il 13 settembre. Ma come emerso dalla Conferenza dei capigruppo di ieri le sedute calde saranno quelle successive, e straordinarie, dedicate al Masterplan per il sud e ai progetti di variante alle autostrade A24 e A25, proposti dalla concessionaria Strada dei parchi, società che fa capo alla holding dell’imprenditore pescarese Carlo Toto.

Le opposizioni di centrodestra e anche del Movimento 5 stelle promettono però già battaglia sul Piano sanitario, non dimenticando l’ordine del giorno sulla sanità approvato il 26 luglio in cui la maggioranza di centrosinistra è andata sotto, un provvedimento che impegna la Giunta alla revoca del piano sanitario licenziato dallo stesso governo regionale e alla base dei requisiti essenziali per l’uscita dell’Abruzzo dal commissariamento della sanità.

La giunta regionale disattendendo la volontà del Consiglio, il 29 luglio ha approvato lo stesso Piano di riqualificazione del sistema sanitario abruzzese 2016-2018, già licenziato con decreto commissariale numero 55 del 10 giugno 2016, il primo provvedimento sulla sanità deliberato dall'esecutivo dopo otto anni.

A tal proposito si convocherà una riunione dei capigruppo lunedi 12 settembre, il giorno prima della seduta del Consiglio. L'obiettivo delle opposizioni, che contano anche su defezioni interne alla maggioranza, è quello di riportare il Piano sanitario in Consiglio regionale, con una nuova seduta straordinaria.

Nella seduta del 13 all’ordine del giorno ci saranno intanto solo interrogazioni e interpellanze e un progetto di legge a firma di Sandro Balducci del Partito democratico, che prevede di avocare alla Regione la facoltà di riperimetrare le aree protette abruzzesi.

Oltre alla nomina attesa da mesi del garante dei detenuti.

Difficile che vengano inseriti altri provvedimenti di peso all’ultimo momento, visto che non sono previste fino al 13 settembre riunioni di Commissione. Ad eccezion fatta della Commissione Vigilanza, convocata oggi per fare chiarezza sulle procedure di nomina dell'amministratore unico dell'Azienda comprensoriale acquedottistica (Aca), sul servizio assistenza pazienti con disturbi autistici nella Asl Chieti-Lanciano-Vasto, ed ancora sul project financing del nuovo ospedale di Chieti e sul trasferimento all’Azienda regionale delle attività produttive (Arap) del personale dell'ex Consorzio per lo sviluppo industriale della Val Pescara.

IN AGENDA ENTRA IL TERREMOTO DEL CENTRO ITALIA

Un altro tema è però entrato intanto prepotentemente nell’agenda politica, quello del post-sisma del 24 agosto, che interessa anche l’Abruzzo.

Il capogruppo del Partito democratico Sandro Mariani ad Abruzzoweb anticipa che la seconda Commissione (Territorio), presieduta da Pierpaolo Pietrucci, sempre del Pd, "avrà l’incarico di mettere a punto le strategie e le azioni di messa in sicurezza del nostro territorio, e di gestire le risorse provenienti anche da donazioni".

A ricordarlo nella riunione dei capigruppo di martedì, anche il presidente del Consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio, reduce dall’assemblea plenaria straordinaria della Conferenza di tutti i presidenti delle assemblee legislative, tenutasi a Roma alla presenza del capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio, per discutere sulle azioni in favore delle popolazioni terremotate del centro Italia.

La Conferenza dei Consigli regionali si è impegnata intanto, congiuntamente con il Parlamento, ad armonizzare la legislazione nazionale e regionale in materia sismica, per l’attuazione agli articoli 196 e 222 del Trattato dell’Unione Europea, anche con la creazione di un Corpo europeo di Protezione civile e l’attivazione della clausola di solidarietà prevista nei casi di calamità naturali.

Tutti nuovi compiti a casa anche per la Regione Abruzzo, a cui si aggiunge, ha ricordato Di Pangrazio, "l'imminente nascita di un coordinamento tra i quattro presidenti delle assemblee delle regioni colpite dal sisma, tra cui l’Abruzzo, per la gestione unitaria e collegiale degli aiuti di carattere economico promossi dai Consigli regionali. È un metodo nuovo rispetto al passato che ci consentirà di gestire meglio risorse ed iniziative di solidarietà delle singole regioni. Inoltre si è discusso di mettere in campo azioni di sostegno, istituendo un fondo di solidarietà stabilito dal Consiglio delle singole regioni, incrementato dal contributo personale dei singoli consiglieri, da destinare a progetti che saranno individuati dalle quattro Regioni riunite in coordinamento".

Sarà forse questo l’unico fronte dove le forze politiche in Consiglio manterranno un atteggiamento responsabile e costruttivo.

MURO CONTRO MURO SULLA SANITÀ

"Per noi il primo punto all’ordine del giorno dell’azione politica autunnale - commenta infatti il capogruppo di Forza Italia Lorenzo Sospiri - resta il Piano di riordino sanitario. Non abbiamo certo dimenticato lo strappo consumato a luglio dall'esecutivo, che ha umiliato la volontà del Consiglio regionale. Riteniamo prioritario riaprire il dibattito e imporre modifiche sostanziali ad un provvedimento che taglia servizi e presidi in particolare nelle aree interne".

E rincara la dose il consigliere forzista Mauro Febbo: "Nutriamo anche dubbi sull’effettiva uscita tecnica del commissariamento della nostra sanità, infatti da un lato c’è stato un appiattimento sui parametri altamente penalizzanti previsti dal decreto Lorenzin, dall’altra parte ci risulta che i dati economici non sono più quelli positivi che abbiamo lasciato quando governavamo noi. Si parla infatti di oltre 50 milioni di perdite per la Asl di Chieti-Vasto Lanciano, di 12 milioni per la Asl di Pescara, di 8 milioni nella Asl di Avezzano-Sulmona-L’Aquila. Anche noi consiglieri regionali, al pari del Ministero dell’Economia, pretendiamo chiarezza su questi numeri, che destano forte preoccupazione".

MASTERPLAN E AUTOSTRADE IN CONSIGLIO

Una cosa è certa: in Consiglio si discuterà in sedute straordinarie, del Masterplan per il sud e delle autostrade.

"Argomenti che riteniamo strategici e prioritari - commenta Mariani - e che non abbiamo problemi ad affrontare a 360 gradi in Consiglio. In particolare il Masterplan rappresenta un'occasione irripetibile per modernizzare l’Abruzzo e realizzare opere strategiche attese da decenni. La speranza è che tutti remino nella stessa direzione".

L’11 agosto, giova ricordare, il Cipe ha assegnato 753 milioni al "Patto per l'Abruzzo".

Il documento di programmazione, redatto dalla Regione Abruzzo di concerto con le autorità locali e sottoscritto lo scorso maggio all'Aquila dal presidente del Consiglio Matteo Renzi, individua 77 interventi da realizzare su tutto il territorio regionale, per un valore complessivo di 1,5 miliardi.

Ora però per la Regione, e in primis per il presidente Luciano D’Alfonso, che sulla partita ci ha messo più di tutti la faccia, l’imperativo è fare presto, ovvero procedere assieme ai Comuni e altri soggetti attuatori all'indizione delle gare d'appalto per la realizzazione degli interventi programmati.

Per quanto riguarda il Consiglio dedicato alle autostrade d’Abruzzo al centro del dibattito ci sarà la proposta, ancora al vaglio del governo, presentata da Strada dei Parchi, che prevede una variante al tratto della A24 da Basciano a Roseto nel Teramano, e nel tratto della A25 in Valle Peligna, con una serie di gallerie che tagliano l’attuale tracciato da Popoli (Pescara) a Cerchio (L’Aquila). Un’investimento di oltre 6 miliardi di euro a carico della società privata, così è stato assicurato, ma che prevede come contropartita l’allungamento della concessione per altri 45 anni.

Un intervento caldeggiato e ritenuto strategico dal presidente D'Alfonso, ma che è fortemente osteggiato da buona parte dei sindaci interessati, compresi molti del Partito democratico, in primis dal presidente della Provincia dell’Aquila Antonio De Crescentiis, sindaco di Pratola Peligna.

Nella ricostruzione fatta dal Ministero delle Infrastrutture in risposta ad una interrogazione al deputato Gianluca Vacca (M5S) si evince come proprio il Ministero, nella corrispondenza con la società iniziata nel 2013, abbia sempre chiesto alla società Strada dei Parchi di fare un piano economico finanziario esclusivamente per i lavori di manutenzione e messa in sicurezza, senza nessuna variante al tracciato, poiché appunto queste non possibili nell’ambito della convenzione in essere e in base normativa vigente. Il progetto però ha ancora concrete possibilità di diventare realtà.

GARANTE DEI DETENUTI, MA SENZA FRETTA

All’ordine del giorno della seduta del 13 settembre ci sarà anche l’elezione del garante dei detenuti. Una tradizione oramai, visto che viene messa all’ordine del giorno da mesi, senza che però in aula si trovi la maggioranza dei due terzi per arrivare all’elezione, si pronostica della radicale Rita Bernardini.

Il consigliere del Nuovo centro destra Giorgio D’Ignazio chiederà che questa volta l’elezione venga anticipata nella scaletta dei lavori.

"In questo modo - spiega D’Ignazio - sarà più facile avere in aula il numero legale, a differenza di quello che accade a fine seduta. Ritengo che questa impasse che dura da mesi sia una vergogna, il garante dei detenuti è una figura importantissima per monitorare la condizione carceraria, assai critica, nella nostra regione, e chiedo a tutti i colleghi senso di responsabilità".

Un appello che rischia però di cadere nel vuoto, visto che da sola maggioranza non ha i numeri e Forza Italia e Movimento cinque stele di votare Bernardini non ne vogliono sapere.

REDDITO MINIMO E TAGLI INDENNITA', LE CHIMERE GRILLINE

"Promettiamo battaglia sulla norma che dimezza le indennità dei consiglieri regionali, e che intende introdurre il reddito minimo di cittadinanza in Abruzzo", promette infine Domenico Pettinari del Movimento 5 stelle. I rispettivi progetti di legge grillini sono oramai da oltre un anno fermi nelle Commissioni, e visto l’evidente ostruzionismo della maggioranza del centrosinistra e la freddezza dell’opposizione del centrodestra, rischiano di rimanerci ancora a lungo.

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