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Pescara, 25/07/2024
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Data: 10/09/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Scuola, chieste 1.700 esenzioni per i bus. La Regione concede altri dieci giorni

L'AQUILA Avranno altri dieci giorni di tempo gli studenti abruzzesi per richiedere l'esenzione dal pagamento dell'abbonamento sui trasporti che li portano a scuola. L'attesa proroga, sollecitata anche dai sindacati, è arrivata sul fil di lana (i termini scadevano oggi) anche in considerazione delle richieste arrivate finora negli uffici di Tua: solo 1.700 in tutto. E siccome gli abruzzesi non navigano nell'oro, è evidente che lo scarso numero di domande sia dovuto alla difficoltà di presentarle (anche per il reperimento dei nuovi modelli Isee) e ai pochi giorni messi a disposizione (una decina dalla pubblicazione dell'avviso). Così chi è nelle condizioni di farlo (studenti dagli 11 ai 26 anni con redditi Isee inferiori ai 15mila euro) può ora presentare la richiesta entro il 20 settembre. Non necessariamente tutti, però, potranno essere soddisfatti: a copertura dell'esenzione c'è infatti solo 1 milione di euro. «Possiamo pensare di ampliare un po' la forbice - spiega il consigliere delegato Camillo D'Alessandro - ma se questa non va troppo oltre la cifra a disposizione». All'esenzione del pagamento di biglietti e abbonamenti sul trasporto pubblico, si aggiungeranno presto anche i residenti nei cinque Comuni abruzzesi rientrati nel cratere sismico del terremoto di Amatrice: «Un'esenzione questa - continua D'Alessandro - che sarà indistintamente estesa a tutti i residenti dei Comuni terremotati». Resta in piedi il problema e le proteste di alcune aree interne non riconosciute nella classificazione del decreto Barca (come l'Alto Sangro, dove sono state già raccolte cinquecento firme) e che per questo hanno subito aumenti tariffari del 15% a fronte del 5% che gli spetterebbe. Anche perché una recente delibera approvata dalla giunta sulla strategia delle aree interne, riclassifica il decreto Barca, inserendo quasi 180 Comuni nelle aree interne. «La delibera non è ancora diventata esecutiva - spiega D'Alessandro - il prossimo anno vorrà dire che l'aumento sarà rivisto anche in queste aree, tenendo presente però che lo scopo della legge è quello di bilanciare la spesa con i ricavi, come ci chiede il ministero che, per questa sproporzione (il 35% dei costi deve essere pagato dai ricavi, ndr) ci ha sanzionato per 8 milioni di euro».

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