Per il Movimento 5 Stelle Angelo Pollutri non può stare nello staff del sindaco di Vasto, pagato dai cittadini e, contemporaneamente, rivestire il ruolo di presidente di Cerella Autoservizi. Che è una società di trasporto partecipata dalla Regione, con finalità di lucro. Ecco perché i pentastellati annunciano di voler segnalare il caso alla Corte dei Conti. Lui, Pollutri, ex sindaco di Cupello e organizzatore della campagna elettorale di Francesco Menna si difende, sostiene che, tecnicamente e giuridicamente, è tutto regolare, ha pure chiesto e ottenuto un parere legale, ma le opposizioni non mollano la presa sul doppio incarico pubblico: è quantomeno immorale, accusano da settimane, che in tempi di magra e di sacrifici imposti a lavoratori e cittadini, il sindaco consenta a un suo stretto collaboratore di non rinunciare all'uno o all'altro degli incarichi. «Segnaleremo la vicenda alla Corte dei Conti», fanno sapere Ludovica Cieri e Dina Carinci, del gruppo 5 Stelle a piazza Barbacani, avvertendo che il pronunciamento della magistratura contabile sarà prontamente reso pubblico, quando ci sarà. Le grilline tirano in ballo il sindaco che, accusano, tace sulla vicenda, venendo meno persino ai suoi doveri istituzionali. Dicono, tra l'altro, che il caso Pollutri, tuttora consigliere comunale a Cupello, sarebbe in contrasto con lo stesso regolamento per la disciplina delle incompatibilità e inconferibilità di incarichi extra istituzionali al personale dipendente, approvato dalla giunta comunale di Vasto il 29 aprile dello scorso anno. «Pollutri aggiungono Cieri e Carinci agisce per conto della società Cerella in regime di rappresentanza e in quello di amministratore, espressamente incompatibili con il ruolo di dipendente pubblico». La riflessione conclusiva: Se la scelta sarà confermata, facendo rimanere inalterata la situazione, il sindaco e chi lo (mal)consiglia si assumeranno le proprie responsabilità davanti ai vastesi».