La firma del premier Matteo Renzi e del ministro alla Salute Beatrice Lorenzin dovrebbe arrivare nella tarda mattinata: una decisione importante, che determinerà alcuni effetti immediati e forse positivi per i cittadini. Ma il forse è obbligatorio.

Intanto, subito dopo il via libera da Roma, la Regione dovrà approvare una delibera che ridisegnerà i poteri della Sanità: abolita la figura del Commissario, le decisioni torneranno nelle mani della Giunta e del Consiglio. Nel frattempo verrà ripristinata la Quinta commissione.
Ma l’effetto immediato, che avrebbe effetti benefici sulle tasche dei cittadini, potrebbe essere l’abolizione dell’addizionale Irpef a partire dal 2017, che in Abruzzo è all’1,7 per cento, uno delle più alte in Italia. Potrebbe, perchè l’addio al commissariamento non comporta automaticamente l’uscita dal piano di rientro della sanità (che è previsto, forse con un po’ troppo ottimismo, per la fine della legislatura).

Insomma, si esce dal tutoraggio del ministero per i conti sanitari, ma si resta sempre nel pantano dei debiti di bilancio: si spera però che la Regione non decida di far pagare ancora ai cittadini, sempre con l’Irpef, la voragine finanziaria che si è aperta in questi anni, perchè sarebbe un conto troppo salato. E magari inizi a sfoltire le spese della politica e delle società partecipate.

Un altro effetto positivissimo sarà quasi sicuramente il ripristino degli extra-Lea: cioè i rimborsi per i malati oncologici.
ps: tutto questo dipenderà naturalmente dalla volontà della Regione: rimborsi ai malati di tumore e abolizione (o forte riduzione) dell’addizionale Irpef sono due obiettivi sui quali bisognerà vigilare. Perché mica è escluso che alla fine qualcuno se ne esca dicendo vabbè, dal commissariamento siamo fuori ma i debiti sono sempre debiti.
ps2: i debiti sono sempre debiti, ma è bene che comincino a pagarli i politici, magari tagliando spese, auto blu, staff e rimborsi chilometrici.