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Pescara, 25/07/2024
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Data: 13/09/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Pollutri nello staff del sindaco. Il caso finisce all’Anticorruzione. Il Comune di Vasto si rivolge all’autorità nazionale per un parere sull’incompatibilità del collaboratore

VASTO Approda sulla scrivania di Raffaele Cantone la nomina di Angelo Pollutri a coordinatore dello staff del sindaco Francesco Menna. Al presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione (Anac) si è rivolto il Comune di Vasto per un parere sulla presunta incompatibilità di Pollutri, che è anche presidente del Cda delle Autolinee Cerella. A darne notizia è stato lo stesso primo cittadino rispondendo ieri, in aula, alla interrogazione presentata da Vincenzo Suriani, consigliere comunale di Fratelli d’Italia-An. Sulla vicenda c’è anche una segnalazione alla Corte dei conti da parte delle due consigliere del Movimento 5 Stelle, Ludovica Cieri e Dina Carinci. «Ho scelto Pollutri perché è stato sindaco di Cupello ed ha le competenze che aiutano ad affrontare meglio le problematiche», ha detto Menna, «sarà l’Anac, che ho sollecitato tramite la segretaria generale Rosa Piazza, a dirci se è incompatibile». Il sindaco ha poi difeso a spada tratta la scelta di avere uno staff con quattro collaboratori, ritenendolo «tra i più economici» e si è rammaricato per l’attenzione dedicata alla vicenda. «Una risposta burocratica», è stato il commento di Suriani, «ancora una volta si è persa l’occasione per dare un segnale di rinnovamento. Si è preferito voltare la testa dall’altra parte». Quello di ieri è stato un consiglio comunale interessante anche perché contemplava all’ordine del giorno la situazione della sanità sul territorio. Il dibattito, andato avanti per alcune ore, ha registrato la presenza in aula del presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, dell’assessore regionale alla programmazione sanitaria, Silvio Paolucci, del direttore del Dipartimento della salute, Angelo Muraglia, e del manager della Asl, Pasquale Flacco. Molti i sindaci presenti, ma anche importanti assenze, come quella del consigliere regionale Mario Olivieri e della deputata Maria Amato. «Nessuno mi ha invitato, probabilmente ritenendo che in qualità di parlamentare della Commissione affari sociali e sanità, membro del gruppo nazionale sanità del Pd e medico dell’ospedale San Pio, non abbia nulla da dire sull’argomento», sottolinea in una nota la Amato, «se fossi stata presente e con diritto di parola avrei detto della sofferenza dei servizi sanitari del Vastese, del depauperamento in risorse dell’ospedale e non solo, della miopia di scelte quali il servizio h24 in Radiologia, con conseguente ulteriore drenaggio di pazienti verso strutture private, della ingiustizia della rete cuore che continua a lasciare fuori da una cura tempestiva la costa e ancora di più le aree interne. Mi auguro che il consiglio comunale sia in un momento fruttuoso di confronto: la scommessa di credibilità della politica passa per la sanità e in sanità non vale quello che si annuncia ma quello che si fa», conclude la deputata. Dicevamo del lungo dibattito sulla situazione sanitaria di Vasto e del territorio. A dare fuoco alle polveri è stato Edmondo Laudazi della lista civica Il Nuovo Faro, primo firmatario di un ordine del giorno che impegna il sindaco Menna e l’amministrazione comunale a stabilire tempi e priorità di una serie di interventi destinati al Vastese, tra cui l’apertura dell’Emodinamica. Un documento che il sindaco ha dichiarato di non condividere. Menna ha speso più di una parola a favore della politica sanitaria portata avanti dai vertici della Regione e della Asl sostenendo che gli «impegni presi nel consiglio comunale del 15 dicembre 2014 sono stati rispettati». Il sindaco ha rilanciato la scelta di realizzare il nuovo ospedale in località Collepizzuto (al confine con San Salvo) e ha letto in aula una nota della Asl sul procedimento di alienazione della struttura che ospita l’ospedale San Pio.

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