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Pescara, 25/07/2024
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Data: 15/09/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Irpef, la riduzione per i redditi fino a 25mila euro. Allo studio della Regione Abruzzo la detrazione di 40 euro al mese. Decisivo il verdetto di oggi sull’uscita dal commissariamento

L'AQUILA Sarà una data spartiacque quella di oggi per l'Abruzzo: la possibile ufficializzazione dall'uscita dal commissariamento e la conseguente possibilità di riappropriarsi dell'agibilità politica e decisionale sui temi sanitari e fiscali, segna un passaggio atteso da almeno otto anni. Il provvedimento di uscita dal commissariamento della sanità arriverà oggi pomeriggio infatti, con un parere già positivo degli uffici, sul tavolo della Conferenza Stato-Regioni, atto propedeutico alla firma definitiva del Consiglio dei ministri che dovrebbe riunirsi tra stasera e domani. Trascorsi i quarantacinque giorni di legge dalla adozione del decreto 55, senza osservazioni nel merito, ormai la strada sembra essere spianata per il via libera, anche se restano le perplessità politiche del consiglio regionale che ha chiesto di ritirare l'atto (ma questo non ha nulla a che fare con l'iter ministeriale). L'Abruzzo, dunque, già da domani potrebbe essere la prima Regione canaglia ad uscire dalla black list del ministero e questo consentirà di applicare con maggiore tranquillità l'annunciata riduzione dell'addizionale Irpef sulle dichiarazioni dei redditi degli abruzzesi.
I due passaggi non sono automaticamente collegati, ma di certo sono correlati: la possibilità di manovra sull'Irpef, infatti, la Regione ce l'ha proprio sulla quota destinata alla sanità, ovvero uno 0,5% sull'aliquota complessiva dell'1,73%. La sanità insomma rappresenta un fattore importante, ma non è l'unico: sulla riduzione delle tasse pesa anche e soprattutto la concessione da parte del Governo di poter cartolarizzare il debito complessivo in trenta anni, una volta che questo (entro il mese) sarà definitivamente accertato nei residui attivi e passivi delle economie vincolate. Alla fine dei conti il debito sembra essere destinato ad aumentare vertiginosamente (attualmente quello accertato al 2013 è di 538 milioni di euro), ma proprio la ricognizione dei residui potrebbe permettere di allungare la durata della restituzione (oggi fissata in sette anni con accantonamenti per oltre 60 milioni l'anno), consentendo così di liberare risorse da destinare alla riduzione della pressione fiscale.
CONTEGGI Si parla di 20-25 milioni di euro che secondo l'assessore al Bilancio dovrebbero andare ad incidere sulle le buste paga dei lavoratori dipendenti meno abbienti. Una sorta di bonus, cioè, che consentirà un alleggerimento sull'Irpef di circa 40 euro al mese per i redditi fino a 25mila euro. Molto meno caldeggiata è l'ipotesi di estendere il beneficio anche sull'Irap (cioè alle aziende), cosa che invece aveva previsto la precedente legislatura guidata da Gianni Chiodi. L'aliquota ordinaria su questa tassa è del 4,82%, anche se varia in una forbice che va dal 2 all'8,5% a seconda della tipologia. Su questa voce, d'altronde, le Regioni hanno in qualche modo già dato: le agevolazioni decise dal governo centrale, infatti, hanno influito e non poco sulle casse regionali. Nel 2015 sono stati compensati all'Abruzzo solo il 60% dei minori introiti e nel 2016 dei 9 milioni di euro volatilizzati, sono stati compensati appena 88 euro.

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