AVEZZANO Sempre più difficili i collegamenti in autobus tra L’Aquila e Avezzano tra rincari e disagi, con ripercussioni per studenti e docenti che devono muoversi tra le due località. Piuttosto sensibile l’aumento del costo degli abbonamenti, con aggravi tra il 5 e il 15%, pure con variazioni al rialzo diversificate anche, ad esempio, tra comuni collocati a breve distanza gli uni dagli altri. «Salgono le tariffe e diminuiscono le corse», denunciano alcuni pendolari, «con conseguenze che, già nei primi giorni del nuovo anno scolastico, sono state evidenti e pesanti per i viaggiatori». Dal punto di vista sindacale, c’è anche preoccupazione per i possibili tagli in organico dell’azienda di trasporti Tua (ex Arpa). «In un settore strategico come il trasporto pubblico non si può sempre considerare la Marsica l’agnello sacrificale predestinato», ha dichiarato seccamente il vicesindaco di Avezzano, Ferdinando Boccia, intervenendo sulla questione. «Gli abitanti di questa zona pagano prezzi salati per carenze e inefficienze, ma le ricadute di una tale gestione di questi servizi fondamentali sullo sviluppo e sulla qualità di vita dei nostri cittadini rischiano di essere ben più pesanti. Proprio in considerazione delle peculiarità del nostro territorio occorre che vi sia un piano razionale, in grado di assicurare servizi efficienti e di costituire una rete funzionale che serva davvero all’intero territorio, nessuna zona esclusa. Convocheremo a breve tutti i sindaci marsicani per azioni concertate. È tempo che certe questioni, tanto cruciali quanto annose, vengano definite, una volta per tutte». E le cose non vanno certo meglio sul fronte aquilano. Ieri, l’autobus L’Aquila-Avezzano delle 7, quello pieno di studenti e professori, ha visto gente viaggiare in piedi, considerando l’impossibilità di effettuare una corsa bis. I viaggiatori sono anche arrivati in ritardo a destinazione.