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Pescara, 25/07/2024
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Data: 17/09/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Cordoglio bipartisan «Un grande italiano». Ma Salvini lo insulta. Bufera dopo le parole del leader leghista: «Era un traditore». Il Papa: «Forte senso dello Stato». Fiorello: «Uomo ironico»

ROMA «L’abbraccio del governo alla signora Franca. E un pensiero grato all’uomo delle istituzioni che ha servito con passione l’Italia». Matteo Renzi è il primo a ricordare, su Twitter, la figura di Carlo Azeglio Ciampi. Il mondo della politica si stringe attorno alla famiglia del presidente emerito e tributa un cordoglio bipartisan. Dal Pd a Ncd, da Forza Italia a Sinistra Italiana arrivano solo attestati di stima e riconoscenza. L’unica voce fuori dal coro è quella di Matteo Salvini, che attacca a testa bassa. «La morte è sempre una brutta notizia, di fronte alla quale di deve preghiera e cordoglio. Politicamente parlando Ciampi è uno dei traditori dell’Italia e degli italiani, come Napolitano, Prodi, Monti» dice il leader leghista ai micriofoni di Sky Tg24. Poi arriva la stoccata finale: «Si porta sulla coscienza il disastro sulle spalle di 50 milioni di italiani. Rispetto per la morte ma politicamente, come per Napolitano, lo considero uno da processare come traditore». Ce n’è quanto basta per scatenare la durissima reazione degli altri partiti e dei vertici delle istituzioni. Il presidente del Senato, Pietro Grasso, accusa Salvini di strumentalizzare la morte e lo definisce uno «sciacallo». E il presidente dei senatori del Pd, Luigi Zanda, annuncia azioni legali: «Presenterò un esposto alla Procura della Repubblica perché valuti tutti i possibili riflessi penali delle affermazioni di Matteo Salvini nei confronti di Carlo Azeglio Ciampi, Giorgio Napolitano, Romano Prodi e Mario Monti. Le sue parole sono miserevoli e inaccettabili». Reazioni che non mutano l’atteggiamento di Salvini, che liquida con un ironico «che paura» l’annuncio di Zanda e si dice impaziente «di essere chiamato da un tribunale a spiegare perché, numeri alla mano, certi sinistri signori hanno fatto il male dell’Italia». Resta il fatto che Salvini è l’unico ad attaccare. Da tutti i partiti ma anche dal mondo delle imprese, dei sindacati e anche dello spettacolo, arrivano solo attestati di stima. Tra i primi a farsi sentire è il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: «Ciampi è stato un grande italiano e un grande europeo. Anche grazie a uomini come Ciampi, l’Italia ha ottenuto e meritato un prestigio sul piano internazionale che oggi va a beneficio dell’intera nostra comunità». E ancora: «Ciampi ha legato il suo nome alla nascita dell’euro e alla non scontata partecipazione dell’Italia al gruppo di testa. La determinazione di Ciampi è diventata un motore trainante per l’intero paese». Papa Francesco ricorda il presidente emerito in un telegramma alla signora Franca: «Ricoprì le pubbliche responsabilità con signorile discrezione e forte senso dello Stato». Ma a parlare di una «straordinaria figura di italiano e di europeo» è anche Giorgio Napolitano, che ricorda l’amicizia e le lezioni da lui apprese: «Ciampi ha ridato forza all’Italia e ai simboli della patria». E poi c’è il dolore di Romano Prodi, che ebbe Ciampi come ministro dell’Economia tra il 1996 e il 1998, gli anni dell’ingresso dell’Italia nell’euro: «Ogni volta in cui era necessario fare uscire l’italia da problemi che sembravano insolubili si è fatto ricorso alla sua saggezza e alla sua umanità». A parlare di «grande italiano e grande europeo» è il presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Juncker, mentre il presidente della Bce, Mario Draghi ricorda che «Ciampi fu costruttore dell’unione economica e monetaria europea». Si uniscono nel cordoglio anche Pietro Grasso e la presidente della Camera, Laura Boldrini: «Di lui ricordiamo l’europeismo convinto e la straordinaria integrità morale». Mentre la leader della Cgil, Susanna Camusso, ricorda: «Fu lui che nel 1993, allora presidente del consiglio, firmò con le parti sociali l’accordo sula politica dei redditi e sull’occupazione». Su Twitter il messaggio del ministro per le Riforme Maria Elena Boschi: «Addio al presidente Ciampi che per tanti giovani italiani è stato un esempio di dedizione alle Istituzioni». Al cordoglio di governo e istituzioni si unisce anche Fiorello, che ricorda quando conduceva la trasmissione Viva Radio 2 e Ciampi chiamò in diretta: «L’ho imitato per anni. “care italiane e cari italiani, è giunnnn-to il momento...” Era dotato di ironia come tutti i livornesi. Addio presidente Ciampi»


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