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Pescara, 25/07/2024
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Data: 18/09/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Porto, riallacciare i rapporti con Ancona

Riallacciare i rapporti con l'Autorità portuale di Ancona, l'autorità portuale di cui facciamo parte così come previsto dal Decreto legislativo di riordino: è questo lo scopo dell'ordine del giorno avanzato da Forza Italia e approvato all'unanimità nel corso dello scorso Consiglio comunale. Il decreto legislativo numero 169 del 4 agosto del 2016, entrato in vigore lo scorso 15 settembre, istituisce, infatti, l'autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale che comprende i porti: Ancona, Falconara, Pescara, Pesaro, San Benedetto del Tronto (esclusa darsena turistica) e Ortona. Ma nell'odg c'è di più. «Il mandato- commenta Cieri- evidenzia la volontà di voler contare ancora di più all'interno dell'autorità portuale richiedendo una importante rappresentanza nel consiglio d'amministrazione e l'apertura nella nostra città di un Ufficio di zona dell'autorità portuale».Questo perchè alla Regione spetta di diritto un rappresentante nell'ambito dell'autorità.
«UNA META AMBITA»Insomma il Consiglio comunale, recependo quanto avanzato da Forza Italia, prende la distanza da quanti avevano finora premuto per inserire Ortona all'interno dell'autorità portuale di Civitavecchia: «Una scelta- aggiunge Cieri- che non è mai stata condivisa con l'Amministrazione comunale ed è stata bocciata dal recente decreto legislativo di riordino». Il rischio è che però porti concorrenti abbiano la meglio: quella di avere una rappresentanza all'interno dell'autorità è una meta ambita perchè dall'autorità portuale passano ormai tutti gli investimenti per il porto ed è all'interno delle autorità che si attribuiscono ruoli e mansioni per i porti: «Con un nostro rappresentante nominato nel cda e con l'apertura dell'ufficio di zona in Ortona- precisa Cieri-sarebbe possibile trattare le tematiche del porto qui in città, senza dover organizzare viaggi della speranza o dar ascolto ai santoni del momento. Ma è la politica che ora deve fare le scelte migliori, mettendo da parte i campanilismi, partendo da un'attenta analisi delle potenzialità e delle infrastrutture portuali su cui Ortona non ha rivali». Cieri insomma chiede alla politica una scelta di responsabilità che garantisca alla Regione sviluppo: «Il nostro porto può davvero aspirare ad esercitare quel ruolo di leader di tutto il centro adriatico ed essere volano di tutta una economia diffusa rilanciando tutto il territorio».

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