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Pescara, 25/07/2024
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Data: 19/09/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Contromano sull'Asse attrezzato. Sfiorata l'ennesima tragedia. Gli altri automobilisti schivano la Renault per miracolo ed evitano il frontale

È accaduto di nuovo. Un anziano ha percorso l'Asse attrezzato contromano: sabato sera si è sfiorata la tragedia nei pressi dello svincolo di Chieti scalo. L'auto lanciata sullo scorrimento veloce avrebbe potuto uccidere, come già successo in casi analoghi segnalati nel recente passato. Ma l'intervento della Polizia stradale teatina è stato provvidenziale e le peripezie del distratto conducente non hanno provocato incidenti. Una cosa è certa: gli ultimi episodi fanno nascere numerosi interrogativi sulla sicurezza della superstrada che collega Chieti a Pescara. Già nei prossimi giorni l'argomento verrà affrontato durante una riunione in Prefettura.
LA RICOSTRUZIONE Ma andiamo con ordine. L'altra notte l'allarme scatta intorno alle 22. Gli agenti sono impegnati in un servizio di controllo della velocità con l'autovelox, una delle tante verifiche programmate per provare a fermare la scia di sangue sul raccordo autostradale (dove sei automobilisti hanno perso la vita in appena nove mesi). Proprio in quei minuti A.D.C., 79 anni, di Montesilvano, al volante di una Renault Clio grigia, si immette sull'Asse attrezzato dallo svincolo della Strada statale 81 Piceno Aprutina (per intenderci vicino alla Camera di commercio) e imbocca la direzione opposta rispetto a quella di marcia. È la prontezza di riflessi del sovrintendente Carmine Ciancio a evitare il peggio: il poliziotto sale immediatamente sull'auto di servizio e, anche lui contromano, inizia a tallonare l'anziano. Si vivono attimi di panico, anche perché è sabato sera e il tratto in questione è piuttosto trafficato. La Renault Clio percorre contromano - sulla corsia di sorpasso - circa un chilometro e mezzo e più volte, miracolosamente, sfugge al frontale: gli altri automobilisti, esterrefatti, riescono infatti a schivarla all'ultimo momento. A.D.C. si accorge della grave infrazione poco prima che inizi il tratto di asse attrezzato con una serie di curve, dove l'impatto con altri veicoli sarebbe stato inevitabile. A questo punto l'anziano, aiutato dall'agente, fa inversione di marcia e viene accompagnato nella piazzola di sosta più vicina. Qui il 79enne racconta di essere diretto a casa, a Montesilvano: «Non mi sono accorto di aver imboccato l'Asse contromano», ripete più volte. L'alcoltest dà esito negativo, ma per A.D.C. scattano comunque provvedimenti pesanti perché, al fermo amministrativo dell'auto per tre mesi, si aggiunge la revoca della patente. Significa che, per tornare alla guida, dovrà sostenere di nuovo l'esame. Dalla Polstrada sottolineano che l'importo economico della sanzione, come prevede la normativa, verrà determinato dalla Prefettura. Come evitare che si ripetano episodi simili? È questa la domanda alla quale l'Anas, che ha competenza sull'Asse, e le forze dell'ordine dovranno rispondere. La Polstrada di Chieti è pronta a fare la sua parte. «Constatato il verificarsi di fatti analoghi - spiega il dirigente Francesco Cipriano - solleciteremo un tavolo tecnico in Prefettura, nell'ambito del Comitato per la viabilità: bisogna studiare, con gli enti interessati, ogni possibile accorgimento capace di prevenire questo fenomeno quanto mai pericoloso per la sicurezza degli automobilisti».
I PRECEDENTI Il precedente più grave è datato 3 dicembre 2015: Moreno d'Amico, di Pianella, imbocca l'Asse contromano e, all'altezza di Sambuceto, si schianta contro l'auto guidata da Roberto Gagliardone, di Alanno. Entrambi, 47enni, muoiono sul colpo. Sul raccordo autostradale e lungo la circonvallazione capita di tutto: sono stati notati anche cani (di corsa, contromano) o pedoni. E in questi casi, come accaduto sabato notte, il rischio tragedia è sempre dietro l'angolo.

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