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Pescara, 25/07/2024
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Data: 19/09/2016
Testata giornalistica: Clickmobility
Trasporti e liberalizzazioni - Decreto Madia. Asstra: penalizzate le imprese pubbliche Tpl che operano in regime di concorrenza

Con un comunicato ASSTRA, l’associazione datoriale, nazionale, delle aziende di trasporto pubblico locale in Italia, sia di proprietà degli enti locali che private, ha manifestato la propria delusione riguardo l'esito finale del decreto Madia.

"Delusione per l’esito finale del decreto Madia. Ha prevalso la vecchia dialettica che contrappone impresa privata vs impresa pubblica a tutto svantaggio di quest’ultima. Ora si rischiano distorsioni della concorrenza e pesanti freni burocratici all’attività delle imprese che erogano servizi essenziali come il trasporto pubblico locale (TPL)". E' quanto si legge nel comunicato diffuso da Asstra riguardo il Decreto Madia.

Il Presidente Massimo Roncucci, per spiegare la posizione delle aziende partecipate del TPL aderenti all’Asstra ha sottolineato che l'Associazione da lui guidata si aspettava misure diverse da quelle inserite nel Decreto: "dopo averne condiviso appieno gli obiettivi di efficientamento e stimolo alla concorrenza, ci aspettavamo un quadro legale chiarito e semplificato con strumenti concreti per gestire in modo più imprenditoriale le aziende pubbliche di TPL, lasciando al mercato il compito di selezionare le imprese efficienti e di escludere le inefficienti. Ma per fare questo, la prima cosa da fare sarebbe stata l’esclusione delle società partecipate che gestiscono servizi pubblici economici in regime di concorrenza, o che si accingono a farlo come è il caso del settore TPL, dall’ambito di applicazione di quella parte del decreto Madia che crea un evidente disagio concorrenziale per le imprese pubbliche. Una esclusione sollecitata non solo da noi ma anche dalle competenti commissioni parlamentari e dal Consiglio di Stato in nome del rispetto del principio di neutralità rispetto al regime di proprietà societaria, pubblica o privata, per assicurare equità di trattamento tra le imprese e trasparenza del mercato”

"La logica che ha prevalso - ha concluso Roncucci - e quella che mette sullo stesso piano Amministrazione Pubblica, società strumentali e società che erogano servizi di valore sociale ed economico importante. Nel resto d’Europa questo non succede, anzi gli Stati valorizzano senza ombra di dubbio con le opportune legislazioni una gestione industriale e imprenditoriale delle aziende pubbliche”

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