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Pescara, 25/07/2024
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Data: 20/09/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Boom dei buoni lavoro. Oltre 1,7 milioni tra gennaio e luglio. Crescita costante in Abruzzo dei voucher da 10 euro. Nello stesso periodo 5mila assunzioni con gli incentivi

PESCARA Cresce la quota di lavoro precario pagata con i buoni, i cosiddetti voucher del valore nominale di 10 euro. Secondo l’Osservatorio sul precariato dell’Inps, nei primi sette mesi del 2016 sono stati venduti in Abruzzo 1 milione 792mila voucher, con una crescita del 36% rispetto allo stesso periodo del 2015. Una crescita costante se si pensa che la variazione del 2015 rispetto all’anno precedente è stata dell’87%. In tre anni si è cioè quasi triplicato il numero do voucher da 700mila a 1 milione e 782 mila. Un fenomeno che è nazionale e che comincia a preoccupare. Infatti nello stesso periodo del 2016 sono stati venduti in Italia 84 milioni di voucher con un aumento del 36,2% sullo stesso periodo del 2015. Nei primi sette mesi del 2015 si era registrata una crescita del 73% sullo stesso periodo del 2014. L’Inps nel suo rapporto dà conto anche delle novità introdotte dalla legge di stabilità 2016, ossia della nuova forma di incentivo rivolta alle assunzioni a tempo indeterminato e alle trasformazioni di rapporti a termine di lavoratori che, nei sei mesi precedenti, non hanno avuto rapporti di lavoro a tempo indeterminato. La misura dell'agevolazione prevede l'abbattimento dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro (esclusi i premi Inail) in misura pari al 40% (entro il limite annuo di 3.250 euro) per un biennio dalla data di assunzione. Nei sette mesi del 2016 le assunzioni in Abruzzo con esonero contributivo biennale sono state 5.156 (in Italia 227.000), mentre le trasformazioni di rapporti a termine che beneficiano del medesimo incentivo ammontano a 1.110 (in Italia 71.000), per un totale in Abruzzo di 6.266 rapporti di lavoro agevolati. Complessivamente i nuovi rapporti di lavoro attivati nei primi sette mesi dell’anno sono stati 17.093 a tempo indeterminato, 55.172 a tempo determinato, 2.090 assunzioni in apprendistato. La riduzione complessiva dei nuovi di rapporti di lavoro nei due periodi considerati è stata del 16%. Quanto alla composizione dei nuovi rapporti di lavoro in base alla retribuzione mensile, si registra per le assunzioni a tempo indeterminato intervenute nei primi sette mesi del 2016 una riduzione della quota di retribuzioni inferiori a 1.750 euro rispetto a quanto osservato per il corrispondente periodo 2015. Si tratta di una tendenza registrata anche in relazione all'aggiornamento dell'Osservatorio dell’Inps dei mesi precedenti.

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