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Pescara, 25/07/2024
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Data: 21/09/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Ferrovie andrà in Borsa con le Frecce

ROMA Qualche giorno ancora. Poi Renato Mazzoncini, il neo amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato, solleverà il velo sul piano industriale della società pubblica. E soprattutto darà indicazioni sul perimetro e sulla tempistica delle operazioni di quotazione che dovrebbero vedere la luce a partire dal prossimo anno. Tutto sarà chiarito il prossimo 28 settembre, quando la presentazione delle nuove linee strategiche del gruppo avverrà alla presenza del premier Matteo Renzi e di una buona parte dell'esecutivo. Ieri, parlando da Berlino, Mazzoncini si è limitato a dire che il piano avrà cinque pilastri: la mobilità integrata, la logistica integrata, le infrastrutture integrate, l'internazionalizzazione e la digitalizzazione. Sulla quotazione non ha voluto dare indicazioni, limitandosi a dire che c'è un «perfetto accordo» con il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, che è l'azionista del gruppo. Una precisazione che non è di troppo, visto che il vertice precedente, rappresentato da Marecello Messori e da Michele Elia, era saltato proprio sulla diversità di vedute sulla privatizzazione del gruppo. Qui ci potebbe essere la prima grande novità. L'intenzione di Mazzoncini non sarebbe quella di quotare la holding, la capogruppo, come era nei progetti di Elia appoggiati anche dal Tesoro. L'idea sarebbe quella di riorganizzare la società e portare sul mercato partecipazioni di minoranza (al massimo il 30%) delle attività più redditizie. In questo contesto, Trenitalia dovrebbe scomparire, per dar vita ad una società delle Frecce, l'alta velocità, un business molto remunerativo soprattutto sulla tratta Milano-Napoli. La società delle Frecce, insomma, potrebbe essere la prima ad andare in Borsa, visto l'elevato appeal che avrebbe per gli investitori.
LE DIRETTRICI L'altra gamba dovrebbe poi essere la società che gestirà il trasporto pubblico locale, sia su ferro che su gomma. Un business che Mazzoncini non ha mai nascosto di voler sviluppare attraverso acquisizioni (tra i possibili target c'è anche la romana Atac). Poi c'è il settore delle merci, dove sta per nascere la società Mercitalia. Anche per le altre società nelle quali sarà articolato il gruppo il futuro potrebbe essere quello della quotazione. A rimanere completamente pubblica, invece, sarà la rete controllata da Rfi, sotto il cui cappello dovrebbero finire anche le strade di Anas, l'altra società pubblica che il prossimo anno verrà integrata nelle Ferrovie. Per accelerare questo processo il governo presenterà una norma nella legge di Stabilità che, in attesa della definizione dei una tariffa puntuale, permetterà alla società di coprire i suoi costi attraverso una voce dell'accisa della benzina.
Il piano si muoverà anche sull'estero. Dopo l'acquisto della società ferroviaria greca Trianose (il closing ci sarà a metà ottobre), le Ferrovie stanno guardando anche alla maggiore società di trasporto su gomma in Olanda, Qbuzz, appena messa invendita. Le Fs hanno anche firmato accordi per l'emissione di biglietti comuni con la francese Sncf e i tedeschi di Db.

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