PESCARA Dal primo aprile si vola anche a Copenaghen e Cracovia dall'aeroporto d'Abruzzo, due nuove rotte che Ryanair ha inserito nella programmazione estiva 2017 e che vanno a completare i collegamenti già in atto con Milano, Londra, Barcellona, Bruxelles, Francoforte-Hahn, mentre dal radar della torre di controllo sparisce Parigi. Due voli a settimana per la capitale danese e la città polacca, addirittura cinque sulla rotta Pescara-Francoforte/Hahn. Prezzo medio del biglietto: 46euro. Non lascia la compagnia low cost irlandese dopo aver fatto pace con il governo italiano sulla vicenda delle addizionali sulle tasse d'imbarco, anzi raddoppia. Evento salutato con un brindisi ieri nei locali della Saga, dove solo 24 ore prima si erano affacciati gli uomini del Nucleo tributario della Guardia di finanza per acquisire un faldone di documenti su mandato della procura.
SI RIVEDONO I SORRISI Intanto torna l'ottimismo, si rivedono i sorrisi e si mettono sul tavolo le cifre di un business che il presidente della Saga, Nicola Mattoscio, stima in 750 posti di lavoro e in una ricaduta economica del valore di circa un miliardo l'anno: tanto vale la presenza di Ryanair in Abruzzo. Sparisce il broncio anche sul viso dei manager della compagnia low cost, con il direttore commerciale David O'Brien pronto a riconoscere all'Abruzzo il grande lavoro di mediazione svolto nei confronti del governo Renzi: «Diciamo che la vostra regione deve un grande grazie al presidente D'Alfonso. Adesso l'aeroporto di Pescara sarà in grado di competere a pari livello con quelli di Roma e Milano, anche se resta in competizione con tante altre capitali europee». Come dire: non attendetevi miracoli, non chiedete la luna, perché ogni rotta è legata alle rigide regole di mercato. Chi non abbandona invece il rituale della sacralità è proprio D'Alfonso che ieri, vista la solennità della circostanza, ha definito così i rappresentanti di Ryanair che gli sedevano accanto: «Questi pontefici del cielo non ci stanno regalando solo un punto di arrivo, ma di partenza. L'Abruzzo ha giocato un ruolo gigantesco in questa vicenda, anche in Europa, da cui avremo presto importanti novità. Abbiamo fatto cambiare una norma nazionale - sottolinea D'Alfonso -, adesso riverseremo 12 milioni sul nostro aeroporto per renderlo più funzionale. Mi spenderò per facilitare la vita del vettore Ryanair, come quella di tutti gli altri che vorranno investire in Abruzzo». O'Brien è tornato a ringraziare la Saga e la Regione.
Intanto Mattoscio conferma lo stop dell'attività dell'aeroporto per una decina di giorni: dal 15 al 24 novembre lo scalo resterà chiuso per lavori alla pista, «l'unica pista», sottolinea il presidente della Saga, che rende inevitabile la chiusura dell'aeroporto per garantire la sicurezza del cantiere. Cosa accadrà adesso con le prenotazioni dei biglietti già effettuate per quel periodo di stop? «Gli interlocutori non siamo noi - precisa Mattoscio -, non è la Saga. Dovete rivolgere questa domanda ai singoli vettori che gestiscono gli orari dei voli e i costi dei ticket».

La Saga e D'Alfonso si dicono tranquilli

PESCARA La nuova acquisizione di documenti disposta dalla procura di Pescara negli uffici dell'aeroporto, concentrata proprio sull'ultimo contratto con Ryanair e su alcuni appalti relativi al funzionamento dello scalo, non preoccupa il presidente della Saga, Nicola Mattoscio: «E' una indagine che nasce su denunce che noi non conosciamo, ma siamo aperti e trasparenti verso chi vuole conoscere fatti e verità su questa infrastruttura strategica».
Anche Luciano D'Alfonso cerca di mantenere un profilo basso: «L'attività conoscitiva è assolutamente a garanzia dell'attività della Saga e noi la salutiamo con favore». L'inchiesta era partita nel luglio scorso con una prima acquisizione di atti nella sede della Saga affidata al Corpo forestale, ora affiancato anche dalla Guardia di finanza.