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Data: 24/09/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
I voucher per il lavoro diventano tracciabili

ROMA Al via la tracciabilità dei cosiddetti voucher, i buoni per il lavoro accessorio dal valore nominale di 10 euro l'ora il cui boom ha alimentato un vespaio di polemiche. Il provvedimento è inserito nel decreto attuativo della riforma del lavoro, il cosiddetto Jobs act, a cui il Consiglio dei ministri ha dato il via libera ieri sera insieme con le norme sull'estensione degli ammortizzatori sociali per le aree di crisi complessa. In pratica, tracciabilità dei voucher significa che il committente, per esempio un professionista o un imprenditore, sarà chiamato a comunicare all'Ispettorato del lavoro, tramite un sms o posta elettronica, i dati anagrafici o il codice fiscale del lavoratore, oltre che il luogo e la durata della prestazione di lavoro accessorio almeno 60 minuti prima dell'inizio della prestazione stessa.
PIÙ TEMPO
Si allungano i tempi per attivare la tracciabilità dei buoni nel settore dell'agricoltura: in questo caso, i committenti sono tenuti a comunicare, nello stesso termine e con le stesse modalità, i dati anagrafici o il codice fiscale del lavoratore, il luogo e la durata della prestazione di lavoro accessorio con riferimento a un arco temporale non superiore a tre giorni (nello schema precedente che era stato approvato lo scorso giugno si concedevano invece sette giorni).
Secondo i numeri pubblicati proprio nei giorni scorsi dall'Osservatorio sul precariato dell'Inps, nei primi sette mesi del 2016 sono stati venduti 84,3 milioni di voucher, con un aumento del 36,2% sullo stesso periodo del 2015 (quando era già stata registrata una crescita del 73% sullo stesso periodo del 2014). Un boom che ha alimentato le polemiche, soprattutto dei sindacati dei lavoratori, aprendo così la strada alle modifiche appena arrivate in sede governativa. Il segretario generale della Cgil Susanna Camusso, per esempio, ha affermato che «la diminuzione dei contratti a tempo indeterminato e l'aumento dei voucher è frutto della destrutturazione del lavoro e del totale spostamento verso il lavoro nero, non dichiarato, senza tutele». Mentre secondo l'ex segretario del Pd, Pierluigi Bersani, «i voucher fanno statistica ma non fanno occupazione. Noi finiremo l'anno con 140 milioni di euro di voucher e non è una cosa accettabile. Bisogna assolutamente mettere mano a questo meccanismo», ha di recente auspicato Bersani.
Quanto agli ammortizzatori sociali per le aree di crisi complessa, ieri il Consiglio dei ministri, per i lavoratori in cassa integrazione straordinaria la cui copertura finisce entro il 2016, ha deciso di estendere per ulteriori 12 mesi la cigs, «qualora l'impresa presenti un piano dedicato al recupero occupazionale».

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