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Pescara, 25/07/2024
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Data: 24/09/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Bus e buche, fondi appesi a un filo E 600 bimbi restano senza asilo

Buche, servizi sociali, asili, fondi ai municipi e alla cura del verde pubblico. Il nuovo assessore al Bilancio, Salvatore Tutino, se davvero sarà nominato la prossima settimana, si dovrà mettere al lavoro per recuperare il tempo perduto, dopo la falsa partenza con le dimissioni di Marcello Minenna e la non gloriosa figura della nomina di Raffaele De Dominicis ritirata dopo 24 ore.
LE TAPPE
Il 30 settembre è dietro l'angolo e, inizialmente, per quel giorno la giunta Raggi aveva promesso l'approvazione del primo vero atto di programmazione politica dell'amministrazione a 5 Stelle: l'assestamento di bilancio. Bene, al suo interno dovevano essere previsti proprio la ridistribuzione di risorse assai necessarie, per un totale di circa cento milioni. Quaranta in particolare sono alla voce autobus dell'Atac, altri trenta per la manutenzione delle strade e delle caditoie, il resto ai Municipi per i servizi sociali. Sia chiaro: non c'è una scadenza prevista dalla norma, ma prima si approva l'assestamento di bilancio, prima si esce dal buco nero della paralisi che sta coinvolgendo anche i municipi.
FINANZIARIA
E poi c'è il bilancio di previsione 2017, dove davvero la sindaca Virginia Raggi, potrà programmare e dare un'impronta più definita alla sua attività amministrativa. Ma anche in questo caso Salvatore Tutino, con la collaborazione dei dirigenti della ragioneria generale (ma è in uscita anche il ragioniere capo Fermante), dovrà lavorare a tempo di record, se vuole rispettare la scadenza di legge del 31 dicembre ed evitare il richiamo del prefetto, come - gli va dato atto - era riuscito a fare Ignazio Marino quando era sindaco. Bene, il bilancio di previsione va scritto, approvato in giunta, ma poi non può subito passare dal consiglio comunale, perché comunque deve esserci la fase di consultazione nei municipi che deve durare, come minimo, 20 giorni. Infine, solo dopo tutti questi passaggi si potrà arrivare all'esame dell'Aula Giulio Cesare: anche se il gruppo del Movimento 5 Stelle ha una maggioranza schiacciante, l'approvazione del bilancio è sempre una fase molto delicata e dunque il rispetto della scadenza del 31 dicembre sarà assai arduo. Ma c'è dell'altro e in questo caso bisogna ampliare il discorso anche al futuro assessore alle Partecipate: il nome del nuovo amministratore unico dell'Ama è già sul tavolo della Raggi, ma per ufficializzarlo si attenderà la prossima settimana. Per questo ancora non è stata approvata la semestrale, importante per garantire un corretto rapporto con gli istituti bancari.
GLI ASILI
La stasi nel bilancio si accompagna anche allo stop del bando per l'affidamento gli asili nido in concessione nel triennio 2016-2019. La procedura, revocata dal Campidoglio in autotutela, riguarda sette strutture della Capitale: via di Valcannuta (Municipio XIII), via Flora (IV), largo Amalia Camboni (IX), via di San Basilide (XIV), largo Rotello (VI), via Ildebrando Vivanti (IX) e via dei Colli Portuensi (XII). Per questo bando erano stati già tagliati i fondi del 70 per cento, nell'assestamento di bilancio, da 12 milioni a 3,2. «Con questa revoca si rischia di lasciare a casa quasi seicento bambini - sottolinea Goffredo Sepiacci, presidente regionale di Aninsei, l'associazione più rappresentativa di queste strutture educative - dopo che le vecchie concessioni erano state prorogate al 31 dicembre». L'opposizione attacca: «Avevamo già palesato dubbi sul bando - dice Andrea De Priamo (Fdi-An) - Ora che viene sospeso chiediamo all'amministrazione di intervenire immediatamente per garantire il servizio a centinaia di famiglie romane».

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