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Pescara, 25/11/2024
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Data: 25/09/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Under35, sei su dieci vivono con i genitori. Sette milioni di persone a casa con mamma e papà, spesso anche se hanno un lavoro. Il top al Sud

ROMA Quasi sette milioni di under35 vivono ancora a casa con i genitori e non si tratta solo di studenti o di giovani disoccupati. Spesso si continua a condividere lo stesso tetto con la mamma e il papà anche se si ha un lavoro ma, evidentemente, non si hanno le risorse economiche per affrontare la vita e le spese da soli. I dati forniti dall’Istat parlano chiaro: se non si è sposati si preferisce restare dove si è cresciuti: una condizione che riguarda il 62,5 per cento dei 18-34enni. Una percentuale che si assesta nel 2015 sui massimi. Lo stesso valore era stato rilevato l’anno precedente e risulta il più alto da quando si monitora il fenomeno, e cioè da quindici anni. D’altra parte la percentuale ha sempre oscillato intorno al 60 per cento. Insomma si tratta di una costante. In Italia sembra che funzioni così, anche se intanto il mondo cambia, e non poco, e negli altri paese europei queste percentuali sono molto più basse. Sei under35 su dieci, tra i celibi o i nubili, stanno con la “famiglia d’origine”. Anche il fatto di avere un lavoro di per sé non innesca la fuoriuscita di casa: tra gli under35 il 31,8 per cento risulta occupato, contro il 29,7 per cento dei senza lavoro. Ovviamente la fetta maggiore è costituita da studenti (il 35,5 per cento), ma questo è vero per i più giovani e non per i più grandi. Basti pensare che tra i 30 e i 34 anni è occupato il 55,3 per cento. Sicuramente le difficoltà economiche degli ultimi anni hanno contribuito a consolidare il fenomeno, anche perché magari non sempre il lavoro è a tempo indeterminato e di conseguenza ottenere un mutuo diventa più difficile. E, come noto, agli italiani la casa piace di proprietà e se l’opzione è vivere in affitto e pagare una cifra equivalente a quella di un mutuo allora ecco che continuare a stare con i genitori diventa una soluzione per tanti preferibile. Ricalca perfettamente lo stereotipo che tutti hanno in mente il fatto che la maggior parte di chi si ritrova ancora con madre e padre sia un ragazzo (68,2 per cento contro il 56,5 delle donne). Come è fisiologico, la percentuale scende al crescere dell’età: se la quasi totalità dei neomaggiorenni vive ancora con i genitori si scende al 29,2 per cento per la classe 30-34. La quota quindi si riduce ma non scompare e tra l’altro dietro la percentuale ci sono oltre un milione di persone. Quanto alla distribuzione sul territorio, il picco dei giovani che vivono ancora con mamma e papà si rileva nel Mezzogiorno (il 67,8 per cento). Seguono, ma non certo a una grande distanza, il Centro (61,4) e il Nord (58,1).

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